Ci vediamo dopo le feste di natale!
Pubblicato il domenica 21 dicembre 2008 alle ore 16:37 | 0 commenti | |
Argomenti: |
Scuola: documenti utili
Scuola
Decreti attuativi (18/12/08)
Decreti attuativi (18/12/08)
Pubblicato il giovedì 18 dicembre 2008 alle ore 17:41 | 0 commenti | |
Argomenti: Politiche del territorio, Scuola |
Tanta tanta NOSTALGIA
copertina dell'Unità del 5 dicembre 2008
Pubblicato il martedì 16 dicembre 2008 alle ore 19:31 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Gazebo del 20 dicembre 2008
Il giorno 20 dicembre 2008 saremo presenti con un Gazebo in Piazza Indipendenza. Sarà un'occasione per potersi tesserare, per segnalare problematiche del quartiere o suggerire temi da trattare all'interno del circolo.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!
Pubblicato il lunedì 15 dicembre 2008 alle ore 17:58 | 0 commenti | |
Argomenti: Eventi |
19 dicembre 2008 - Cena democratica
Venerdì' 19 dicembre abbiamo organizzato la cena democratica presso il locale appena rinnovato per cambio gestione proprio sotto lsede del circolo in via Cavallotti ang. Via V. Veneto.
La cena costerà 18 euro a persona.
Siete tutti invitati a partecipare.
Per prenotare potete inviare un'email all'indirizzo corradoguarnaccia@fastwebnet.it indicando il numero di persone, oppure telefonare al numero 335-1258397.
La cena costerà 18 euro a persona.
Siete tutti invitati a partecipare.
Per prenotare potete inviare un'email all'indirizzo corradoguarnaccia@fastwebnet.it indicando il numero di persone, oppure telefonare al numero 335-1258397.
Pubblicato il alle ore 17:57 | 1 commenti | |
Argomenti: Eventi |
Gazebo del 14 dicembre 2008
Il giorno 14 dicembre 2008 siamo stati presenti con un Gazebo in Piazza Giovanni XXIII (ang. Viale Vittorio Veneto).
Pubblicato il alle ore 17:54 | 1 commenti | |
Argomenti: Eventi |
12 DICEMBRE 1969 - 12 DICEMBRE 2008
Sono passati 39 anni da quel 12.12.69 in Piazza Fontana.
Sono passati 39 anni da quella tremenda strage all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura che provocò la morte di 17 persone innocenti e 84 feriti.
Sono passati 39 anni ma Noi dobbiamo tenere viva la memoria e ricordare che di questa tragedia furono responsabili Organizzazioni Neo-fasciste, così come dimostrato storicamente e processualmente.
Sono passati 39 anni da quel tentativo (il primo di una lunga serie) di cancellare la Libertà e la Democrazia che questo nostro Paese aveva faticosamente raggiunto. Con quell’atto iniziò quel tentativo eversivo di svolte autoritarie.
Quel criminale progetto fu bloccato grazie alla continua mobilitazione di tutte le forze democratiche, dei famigliari delle vittime (che oggi vogliamo ricordare) e anche dai cittadini Milanesi che mai hanno dimenticato.
Sono passati 39 anni e ancora GIUSTIZIA NON E’ FATTA, nonostante il riconoscimento da parte dei giudici, della responsabilità della Destra eversiva di reato di STRAGE.
Sono passati 39 anni da quella tremenda strage all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura che provocò la morte di 17 persone innocenti e 84 feriti.
Sono passati 39 anni ma Noi dobbiamo tenere viva la memoria e ricordare che di questa tragedia furono responsabili Organizzazioni Neo-fasciste, così come dimostrato storicamente e processualmente.
Sono passati 39 anni da quel tentativo (il primo di una lunga serie) di cancellare la Libertà e la Democrazia che questo nostro Paese aveva faticosamente raggiunto. Con quell’atto iniziò quel tentativo eversivo di svolte autoritarie.
Quel criminale progetto fu bloccato grazie alla continua mobilitazione di tutte le forze democratiche, dei famigliari delle vittime (che oggi vogliamo ricordare) e anche dai cittadini Milanesi che mai hanno dimenticato.
Sono passati 39 anni e ancora GIUSTIZIA NON E’ FATTA, nonostante il riconoscimento da parte dei giudici, della responsabilità della Destra eversiva di reato di STRAGE.
Sono passati 39 anni ma il nostro impegno, la nostra mobilitazione antifascista, rimangono e rimarranno immutati nel tempo.
Pubblicato il venerdì 12 dicembre 2008 alle ore 14:51 | 0 commenti | |
Argomenti: Riflessioni |
Dietrofront scuola!
Pubblicato il giovedì 11 dicembre 2008 alle ore 20:19 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Ecco cosa succede in un paese serio
Taino Danilo, Corriere.it del 11 dicembre 2008
Ecco cosa succede in un paese serio, con politici seri, dove i rapporti tra governo, forze sociali, confindustria sono impensabili in questo nostro paese.
Questione di serietà. Loro non hanno il presidente del Consiglio che fa “Cu Cu”, da loro non si sventola la bandiera del catastrofismo che Berlusconi imputa all’opposizione che vorrebbe non avere.
Questo paese è stanco, a volte piegato sui propri difetti e sulle proprie illusioni.
Loro fanno, si impegnano, pensano alla gente, cercano di salvaguardare i lavoratori evitando i licenziamenti.
In Italia per il presidente “di sinistra” Berlusconi, per il ministro Socialista Sacconi, queste cose sono Comuniste marxiste leniniste.
Noi, “estremisti” forse vorremmo assomigliare alla Germania, e invece sembriamo un paese del Sudamerica di tempo fa.
Marco Addivinola
Ecco cosa succede in un paese serio, con politici seri, dove i rapporti tra governo, forze sociali, confindustria sono impensabili in questo nostro paese.
Questione di serietà. Loro non hanno il presidente del Consiglio che fa “Cu Cu”, da loro non si sventola la bandiera del catastrofismo che Berlusconi imputa all’opposizione che vorrebbe non avere.
Questo paese è stanco, a volte piegato sui propri difetti e sulle proprie illusioni.
Loro fanno, si impegnano, pensano alla gente, cercano di salvaguardare i lavoratori evitando i licenziamenti.
In Italia per il presidente “di sinistra” Berlusconi, per il ministro Socialista Sacconi, queste cose sono Comuniste marxiste leniniste.
Noi, “estremisti” forse vorremmo assomigliare alla Germania, e invece sembriamo un paese del Sudamerica di tempo fa.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 19:16 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Altro morto all'Ilva di Taranto
Pubblicato il alle ore 12:27 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Gelmini, governo battuto alla Camera su 'fuga dei cervelli'
Pubblicato il alle ore 11:44 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Riflessione sul mondo del lavoro
Vi invito ad una riflessione in merito al fatto che alla manifestazione di Torino in memoria dei fatti della Thyssen Krupp, né Governo né Confindustria fossero presenti.
Sul Governo credo basti citare i pensieri del Ministro Scaiola e ancor più del Ministro Sacconi per capire di che gente stiamo parlando.
Su Confidustria e sugli Industriali, questa assenza mi ha suggerito delle riflessioni che vorrei condividere veramente con Voi.
La domanda, spontanea, è stata: ”Ma chi sono gli Industriali di oggi?” “Cos’hanno in comune con i grandi Industriali del passato?”
Forse niente. Credo che gli Industriali abbiano sempre fatto il loro interesse, anche con posizioni radicali. Le lotte sindacali, gli scioperi di massa ne sono la tangibile testimonianza di quei tempi.
Però,… ancora oggi esistono Ospedali costruiti da Industriali, villaggi (anche carini) per i lavoratori (penso a Solvay di Rosignano), nella stessa nostra Città la C.G.S a cavallo tra gli anni 50 e 60 ha costruito case per i lavoratori. Penso a quanti Centri sportivi portano il nome di Industriali del passato.
Oggi chi sono i nostri Industriali, per parlare degli aderenti a Confindustria e non, ma la domanda potrebbe essere anche “Come si comportano gli Industriali Stranieri che hanno insediamenti in Italia?”.
Il profitto al primo posto. Disconoscimento del valore del territorio. Dislocazione selvaggia in paesi extra Europei o in paesi dell’Est profondo, alla ricerca di del profitto e da quel desiderio di liberarsi da quei vincoli (per loro, atti di civiltà per Noi) che sono il diritto dei lavoratori, il rispetto delle norme di sicurezza, la garanzia verso le Donne.
Per gli stranieri, approfittare del fatto delle nostre burocrazie, delle nostre latitanze politiche e istituzionali per comportarsi diversamente che nel loro paese.
Le Tv e i media fanno a gara per raccontarci i Gossip di questi grandi industriali del giorno d’oggi, ma nessuno che si prenda la briga di chiedere a questi signori cosa pensano, cosa fanno per chi lavora per loro.
Inutile riprendere i racconti di REPORT della Gabanelli su come i grandi della Moda Italiana producano i loro capi. Roberto Saviano in Gomorra ci racconta anche la connivenza tra un certo tipo di produzione e la malavita organizzata, dove i diritti dei lavoratori sono assolutamente annullati.
La crisi vera è arrivata ormai anche nelle zone di eccellenza del Paese. Gli Industriali hanno pensato al loro interesse e gli operai sono sempre più soli. Il sindacato (o parte di esso) la politica si sono disinteressati da tempo dei loro problemi.
Prima della tragedia della Thyssen e dopo la medesima, migliaia di lavoratori hanno perso la vita. Questo nell’indifferenza totale di Istituzioni, politica, media etc.
Il fatto eclatante della Thyssen ha fatto solo aprire gli occhi a chi era accecato da tempo dalla mediocrità dell’informazione in Italia.
Al di là di questo, la situazione non è cambiata di molto. La politica continua a dimostrasi di basso rango. Troppo poche le eccezioni.
L'altro ieri, prima dell’inizio del Film “La fabbrica dei tedeschi” mi ha colpito quel ragazzo, uno degli scampati al rogo della Thyssen, che è dovuto tornare in Calabria senza lavoro, con il dolore e la delusione nel cuore.
Il Sud, … già,… ma come possiamo pensare che le menti delle giovani generazioni,
abbandonino la logica comune di certe regioni di convivenza con la malavita, e accettino l’insegnamento che il lavoro è riscatto sociale, morale.
Si muore più di lavoro che di Mafia e Camorra!!!
Questo paese, i suoi politici, quando penseranno di invertire la tendenza? Parliamo di questione morale. Ma esiste ancora una morale di cui discuterne?
Invito Voi, amici del Circolo 4 e gli altri amici con cui voglio condividere questi pensieri, a costruire un qualcosa di nuovo, di serio, fuori dagli schemi precostituiti di questa politica obsoleta. Un nuovo manifesto, anche coraggioso da proporre.
Ho sempre pensato, e a qualcuno l’ho confidato, che il fatto della Thyssen, nella sua totalità abbia costituito per me uno spartiacque tra l’ieri e l’oggi della mia visione della politica.
Tutto ciò che era considerato giusto ieri, è stato comunque insufficiente. La nostra storia (e per questo parlo di totalità nel riferirmi alla Thyssen) deve fare i conti con una sconfitta culturale, di una sottovalutazione di principi fondamentali con i quali magari eravamo bravi a riempirci la bocca.
Veramente, amici e compagni (con un significato veramente nuovo, di vicinanza) fermiamoci a riflettere sul futuro di questo partito che con difficoltà stiamo costruendo. Facciamolo con spirito nuovo e con condivisione di intenti.
Costruiamo una politica differente. Ma facciamolo veramente.
Riprendo una frase di una canzone vecchissima di De Gregori che ho sempre amato.
"Non confondermi con niente e con nessuno e mai niente e nessuno ti confonderà!"
Ecco, l’obiettivo è proprio questo!
Grazie e aspetto le vostre.
Marco Addivinola
Sul Governo credo basti citare i pensieri del Ministro Scaiola e ancor più del Ministro Sacconi per capire di che gente stiamo parlando.
Su Confidustria e sugli Industriali, questa assenza mi ha suggerito delle riflessioni che vorrei condividere veramente con Voi.
La domanda, spontanea, è stata: ”Ma chi sono gli Industriali di oggi?” “Cos’hanno in comune con i grandi Industriali del passato?”
Forse niente. Credo che gli Industriali abbiano sempre fatto il loro interesse, anche con posizioni radicali. Le lotte sindacali, gli scioperi di massa ne sono la tangibile testimonianza di quei tempi.
Però,… ancora oggi esistono Ospedali costruiti da Industriali, villaggi (anche carini) per i lavoratori (penso a Solvay di Rosignano), nella stessa nostra Città la C.G.S a cavallo tra gli anni 50 e 60 ha costruito case per i lavoratori. Penso a quanti Centri sportivi portano il nome di Industriali del passato.
Oggi chi sono i nostri Industriali, per parlare degli aderenti a Confindustria e non, ma la domanda potrebbe essere anche “Come si comportano gli Industriali Stranieri che hanno insediamenti in Italia?”.
Il profitto al primo posto. Disconoscimento del valore del territorio. Dislocazione selvaggia in paesi extra Europei o in paesi dell’Est profondo, alla ricerca di del profitto e da quel desiderio di liberarsi da quei vincoli (per loro, atti di civiltà per Noi) che sono il diritto dei lavoratori, il rispetto delle norme di sicurezza, la garanzia verso le Donne.
Per gli stranieri, approfittare del fatto delle nostre burocrazie, delle nostre latitanze politiche e istituzionali per comportarsi diversamente che nel loro paese.
Le Tv e i media fanno a gara per raccontarci i Gossip di questi grandi industriali del giorno d’oggi, ma nessuno che si prenda la briga di chiedere a questi signori cosa pensano, cosa fanno per chi lavora per loro.
Inutile riprendere i racconti di REPORT della Gabanelli su come i grandi della Moda Italiana producano i loro capi. Roberto Saviano in Gomorra ci racconta anche la connivenza tra un certo tipo di produzione e la malavita organizzata, dove i diritti dei lavoratori sono assolutamente annullati.
La crisi vera è arrivata ormai anche nelle zone di eccellenza del Paese. Gli Industriali hanno pensato al loro interesse e gli operai sono sempre più soli. Il sindacato (o parte di esso) la politica si sono disinteressati da tempo dei loro problemi.
Prima della tragedia della Thyssen e dopo la medesima, migliaia di lavoratori hanno perso la vita. Questo nell’indifferenza totale di Istituzioni, politica, media etc.
Il fatto eclatante della Thyssen ha fatto solo aprire gli occhi a chi era accecato da tempo dalla mediocrità dell’informazione in Italia.
Al di là di questo, la situazione non è cambiata di molto. La politica continua a dimostrasi di basso rango. Troppo poche le eccezioni.
L'altro ieri, prima dell’inizio del Film “La fabbrica dei tedeschi” mi ha colpito quel ragazzo, uno degli scampati al rogo della Thyssen, che è dovuto tornare in Calabria senza lavoro, con il dolore e la delusione nel cuore.
Il Sud, … già,… ma come possiamo pensare che le menti delle giovani generazioni,
abbandonino la logica comune di certe regioni di convivenza con la malavita, e accettino l’insegnamento che il lavoro è riscatto sociale, morale.
Si muore più di lavoro che di Mafia e Camorra!!!
Questo paese, i suoi politici, quando penseranno di invertire la tendenza? Parliamo di questione morale. Ma esiste ancora una morale di cui discuterne?
Invito Voi, amici del Circolo 4 e gli altri amici con cui voglio condividere questi pensieri, a costruire un qualcosa di nuovo, di serio, fuori dagli schemi precostituiti di questa politica obsoleta. Un nuovo manifesto, anche coraggioso da proporre.
Ho sempre pensato, e a qualcuno l’ho confidato, che il fatto della Thyssen, nella sua totalità abbia costituito per me uno spartiacque tra l’ieri e l’oggi della mia visione della politica.
Tutto ciò che era considerato giusto ieri, è stato comunque insufficiente. La nostra storia (e per questo parlo di totalità nel riferirmi alla Thyssen) deve fare i conti con una sconfitta culturale, di una sottovalutazione di principi fondamentali con i quali magari eravamo bravi a riempirci la bocca.
Veramente, amici e compagni (con un significato veramente nuovo, di vicinanza) fermiamoci a riflettere sul futuro di questo partito che con difficoltà stiamo costruendo. Facciamolo con spirito nuovo e con condivisione di intenti.
Costruiamo una politica differente. Ma facciamolo veramente.
Riprendo una frase di una canzone vecchissima di De Gregori che ho sempre amato.
"Non confondermi con niente e con nessuno e mai niente e nessuno ti confonderà!"
Ecco, l’obiettivo è proprio questo!
Grazie e aspetto le vostre.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 11:06 | 0 commenti | |
Argomenti: Lavoro, Riflessioni |
PDL: "Basta con Fazio e Raitre"
Pubblicato il alle ore 10:49 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Il discorso del Papa sui diritti dell'uomo
Pubblicato il alle ore 09:55 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Senza fine
Pubblicato il mercoledì 10 dicembre 2008 alle ore 09:29 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
La predica di Berlusconi
ANSA.it del 7 dicembre 2008
..forse le parole non servono!
Approfitto solo per segnalare che alla manifestazione di Torino in memoria dei morti della Thyssen, ma in generale sulle morti sul lavoro, mancavano:
1) IL GOVERNO
2) CONFINDUSTRIA
E'PROPRIO UN BEL PAESE!
Le coscienze individuali credo che ormai si siano formate, il nostro compito è quello di creare una coscienza collettiva, perchè le cose si stanno mettendo molto male.
Deve essere il nostro impegno contro questi FARABUTTI!
Marco Addivinola
..forse le parole non servono!
Approfitto solo per segnalare che alla manifestazione di Torino in memoria dei morti della Thyssen, ma in generale sulle morti sul lavoro, mancavano:
1) IL GOVERNO
2) CONFINDUSTRIA
E'PROPRIO UN BEL PAESE!
Le coscienze individuali credo che ormai si siano formate, il nostro compito è quello di creare una coscienza collettiva, perchè le cose si stanno mettendo molto male.
Deve essere il nostro impegno contro questi FARABUTTI!
Marco Addivinola
Pubblicato il domenica 7 dicembre 2008 alle ore 23:14 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Petizione per la decriminalizzazione universale dell'omosessualità
Ma davanti a Dio gli uomini sono tutti uguali? Abbiamo sempre creduto di si. Qualche volta abbiamo fatto fatica a pensare che mafiosi camorristi, trafficanti fossero uguali alle persone per bene, ma la religione diceva così.
Oggi questi signori sono ancora pecorelle smarrite, mentre i Gay e le Lesbiche NO!
forse ho capito male il Vangelo...ma non credo!
Firma la Petizione! Gli uomini sono tutti uguali!!!
PER NOI E PER DIO!
Marco Addivinola
Oggi questi signori sono ancora pecorelle smarrite, mentre i Gay e le Lesbiche NO!
forse ho capito male il Vangelo...ma non credo!
Firma la Petizione! Gli uomini sono tutti uguali!!!
PER NOI E PER DIO!
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 22:54 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
La fabbrica dei tedeschi
LUNEDI 8 DICEMBRE 2008
LA7 ore 21.10
All’interno dell’INFEDELE prima televisiva de:
assolutamente da non perdere!
(fate girare la voce)
LA7 ore 21.10
All’interno dell’INFEDELE prima televisiva de:
assolutamente da non perdere!
(fate girare la voce)
Pubblicato il venerdì 5 dicembre 2008 alle ore 16:37 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Social Card
Di seguito il link del Comune di Monza che spiega a chi è rivolta la Social Card e come ottenerla.
Social Card
Social Card
Pubblicato il giovedì 4 dicembre 2008 alle ore 19:14 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Si può morire sul lavoro a 20 anni?
Maurizio Pagliassotti, Liberazione del 4 dicembre 2008
È da poco che abbiamo aperto il llog, eppure non c'è giorno che non ci siano queste notizie! E' una guerra a tutti gli effetti. Eppure si continua a chiamarle morti bianche! Queste morti hanno sempre un nome e un cognome, ma si continua così, giorno dopo giorno!
Ecco, quello che vorrei è che non diventassero notizie di routine, l'abitudine alla morte, così come ci stiamo abituando alle violenze della guerra nei Tg.
La nostra sensibilità diventa vulnerabile e questo fa sembrare le situazioni meno tragiche proprio perché diventano abitudine.
Ecco, non dimentichiamoci che ogni articolo come questo è un bollettino di guerra, di una guerra infinita.
Marco Addivinola
È da poco che abbiamo aperto il llog, eppure non c'è giorno che non ci siano queste notizie! E' una guerra a tutti gli effetti. Eppure si continua a chiamarle morti bianche! Queste morti hanno sempre un nome e un cognome, ma si continua così, giorno dopo giorno!
Ecco, quello che vorrei è che non diventassero notizie di routine, l'abitudine alla morte, così come ci stiamo abituando alle violenze della guerra nei Tg.
La nostra sensibilità diventa vulnerabile e questo fa sembrare le situazioni meno tragiche proprio perché diventano abitudine.
Ecco, non dimentichiamoci che ogni articolo come questo è un bollettino di guerra, di una guerra infinita.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 17:39 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
L'EX GRAN MAESTRO DELLA P2 INTERVISTATO DA KLAUS DAVI
Enrico Negrotti, La Stampa.it del 4 dicembre 2008
Questa è l'Italia di oggi!!!!
Che pena!
Marco Addivinola
Questa è l'Italia di oggi!!!!
Che pena!
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 17:33 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Buona Notizia!
xxx del 4 dicembre 2008
Forse è magra consolazione...ma è almeno segno di inversione di rotta.
Marco Addivinola
Forse è magra consolazione...ma è almeno segno di inversione di rotta.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 17:22 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Berlusconi attacca sinistra e giornali
La Stampa.it del 3 dicembre 2008
Io non so quale sia il vostro grado di sopportazione verso questo signore.
Io credo veramente che il vederlo e il sentirlo corrispondano ai momenti peggiori della giornata.
Ieri ascoltavo il TG3 e ho cambiato il canale, stanco di sentire insulti prediche e poi ancora insulti verso tutti quelli che non obbediscono ai suoi dictat.
BUGIE BUGIE e ancora BUGIE! Ma quando questo popolo si sveglerà dal torpore e capirà che questo signore è un IMBROGLIONE!!!!!!!!
Da un governo di Destra, mi aspettavo cose di destra, ma non pensavo che solo a pochi mesi dal suo insediamento ci si trovava a parlare di fascismo.
Dopo il maestro unico, il pensiero unico, il giornale unico...la TV unica!!!
Per me questo è un buon inizio di dittatura. SOFT? Non mi piace nessuna versione!!! Stiamo all'occhio, o questo signore si prende anche quel poco di cui ancora non si è appropriato.
Marco Addivinola
Io non so quale sia il vostro grado di sopportazione verso questo signore.
Io credo veramente che il vederlo e il sentirlo corrispondano ai momenti peggiori della giornata.
Ieri ascoltavo il TG3 e ho cambiato il canale, stanco di sentire insulti prediche e poi ancora insulti verso tutti quelli che non obbediscono ai suoi dictat.
BUGIE BUGIE e ancora BUGIE! Ma quando questo popolo si sveglerà dal torpore e capirà che questo signore è un IMBROGLIONE!!!!!!!!
Da un governo di Destra, mi aspettavo cose di destra, ma non pensavo che solo a pochi mesi dal suo insediamento ci si trovava a parlare di fascismo.
Dopo il maestro unico, il pensiero unico, il giornale unico...la TV unica!!!
Per me questo è un buon inizio di dittatura. SOFT? Non mi piace nessuna versione!!! Stiamo all'occhio, o questo signore si prende anche quel poco di cui ancora non si è appropriato.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 17:09 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Viale Lombardia: "disagi" vanno a bilancio
Pubblicato il alle ore 16:43 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Politiche del territorio |
L'iva su Sky è discutibile
Pubblicato il martedì 2 dicembre 2008 alle ore 09:29 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Pse, Veltroni apre
L'Unità del 1 dicembre 2008
Approfondimenti:
il Manifesto del Pse (scarica la bozza)
Segnalato da Marco Addivinola
Approfondimenti:
il Manifesto del Pse (scarica la bozza)
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il lunedì 1 dicembre 2008 alle ore 19:17 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
LA NUOVA “PROVA DEL CUOCO”.SKY Ahi ahi ahi!
Giancarlo Radice, Corriere della Sera.it del 1 dicembre 2008
Il grande Chef Silvio, dopo avere cucinato per bene gli Italiani in questi anni, con le sue belle televisioni assai ricche di “vuoto”, ha pensato bene di cucinare anche i concorrenti.
E noi assistiamo a questo continuo conflitto di interessi , impotenti.
Possiamo solo esprimere la nostra rabbia per come vanno le cose nel nostro Paese.
Questa nuova mossa del grande (piccolo) chef ha due effetti immediati.
Colpire i 4.6 milioni di abbonati a SKY, (l’aumento del 10% dell’IVA non passerà inosservato alle tasche di questi cittadini), colpendo automaticamente l’unico concorrente di Mediaset Premium (che però è sul digitale terrestre e quindi non rientra nel decreto).
Seconda mossa, colpire la cultura. Su Sky ci sono troppi programmi culturali, Fanno male alle intelligenze. Meglio “C’è posta per te” o” la Talpa”, o altri bei programmi di Mediaset che invece sulle menti hanno l’esatto effetto contrario.
Prosegue il progetto della vecchia P2 che di questi tempi sembra tornata alla grande, come il viola nelle boutique di moda.
Marco Addivinola
Il grande Chef Silvio, dopo avere cucinato per bene gli Italiani in questi anni, con le sue belle televisioni assai ricche di “vuoto”, ha pensato bene di cucinare anche i concorrenti.
E noi assistiamo a questo continuo conflitto di interessi , impotenti.
Possiamo solo esprimere la nostra rabbia per come vanno le cose nel nostro Paese.
Questa nuova mossa del grande (piccolo) chef ha due effetti immediati.
Colpire i 4.6 milioni di abbonati a SKY, (l’aumento del 10% dell’IVA non passerà inosservato alle tasche di questi cittadini), colpendo automaticamente l’unico concorrente di Mediaset Premium (che però è sul digitale terrestre e quindi non rientra nel decreto).
Seconda mossa, colpire la cultura. Su Sky ci sono troppi programmi culturali, Fanno male alle intelligenze. Meglio “C’è posta per te” o” la Talpa”, o altri bei programmi di Mediaset che invece sulle menti hanno l’esatto effetto contrario.
Prosegue il progetto della vecchia P2 che di questi tempi sembra tornata alla grande, come il viola nelle boutique di moda.
Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 19:08 | 1 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Riflessioni |
OBAMA: democratici ... andata e ritorno
Pubblicato il sabato 29 novembre 2008 alle ore 13:55 | 0 commenti | |
Argomenti: Eventi |
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Più prevenzione, più solidarietà, più libertà.
Ordine del giorno del 25 novembre 2008
Domani, 25 novembre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati riportano che una donna su tre nel mondo ed una su quattro in Europa subisce violenza; i dati ci informano che questa violenza colpisce le donne di qualunque provenienza geografica, di ogni estrazione sociale, di ogni età. In tempo di guerra molte donne sono vittime, in tempo di pace molte donne hanno la guerra tra le mura domestiche. Ed è proprio la famiglia il luogo di maggiore rischio; segno inequivocabile di degrado e disparità nel rapporto tra i sessi.
Considerato
che in questi anni i Movimenti e le Associazioni femminili, le istituzioni locali, le diverse Agenzie che operano nel campo del sociale hanno svolto ruoli determinanti nella difesa del diritto di autodeterminazione della donna e sostenuto con forza l’azione di denuncia e di riscatto di chi non voleva più essere vittima;
che anche sul nostro territorio a fianco delle istituzioni operano diverse agenzie del privato sociale che accolgono, accompagnano, sostengono, tutelano e aiutano le donne a ritrovare autostima;
che dai dati che annualmente sono forniti da queste Associazioni risulta che il fenomeno della violenza domestica ed il maltrattamento sono drammaticamente una realtà anche del nostro territorio che, per numeri, risulta essere perfettamente in linea con i dati nazionali ed europei;
che la presenza di queste associazioni ha inciso positivamente sul far emergere dal sommerso molte situazioni di donne, in particolar modo quelle maltrattate, e favorito il loro cammino di emancipazione e di esplicitazione dei diritti;
che negli ultimi dieci anni il Parlamento Europeo ha adottato più risoluzioni a garanzia per le donne del loro diritto di libertà, di uguaglianza e di sicurezza, e riconosciuto nella violenza uno strumento lesivo di tali diritti;
che a livello nazionale e regionale manca una Legge che preveda un maggior impegno delle Istituzioni e maggiori stanziamenti a bilancio per accreditare e sostenere i centri antiviolenza e per incentivare gli interventi di sostegno, di prevenzione e reinserimento sociale delle donne che a loro si rivolgono
Ritenendo
che sia doveroso riconoscere e rispettare la libertà e l’autonomia di tutte le persone e che tali diritti si esplicano soprattutto su una qualità delle relazioni tra uomini e donne basate sulla cultura della parità e del rispetto reciproco,
il Consiglio Comunale di Monza impegna il Sindaco e la Giunta a
• Promuovere e sostenere le iniziative a favore della prevenzione della violenza e dei maltrattamenti. Iniziative da svilupparsi soprattutto per educare al rispetto del diritto di libertà e di uguaglianza.
• Adoperarsi affinché su questi temi ci sia un coinvolgimento interassessorile; una concreta attivazione dunque degli assessori con delega alle Pari Opportunità, all’Educazione, alla Cultura, ai Giovani, alla Famiglia e al settore Alloggi.
• Favorire, sostenere e rafforzare la rete dei servizi – pubblici e del privato sociale – e le azioni messe in atto per contrastare la violenza sulle donne.
• Favorire la rete dei diversi soggetti che operano con le donne e per le donne per il loro reinserimento sociale, la prevenzione, l’informazione, la formazione e per la lotta alla violenza e al maltrattamento domestico.
• Informare, anche attraverso il sito del Comune, dei programmi e delle reti dei servizi presenti in Città contro la violenza alle donne.
• Farsi carico del coordinamento del tavolo di lavoro tra Comune ( assessorato politiche sociali), Cadom, Caritas e Tribunale di Monza così da garantire supporto ed accompagnamento a chi denuncia violenze subite.
• Prevedere nella prossima stesura del bilancio, in capo all’assessorato alla famiglia, le risorse necessarie per concretizzare tali indirizzi.
Lista Città Persone - Partito Democratico
Ordine del giorno del 25 novembre 2008
Domani, 25 novembre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati riportano che una donna su tre nel mondo ed una su quattro in Europa subisce violenza; i dati ci informano che questa violenza colpisce le donne di qualunque provenienza geografica, di ogni estrazione sociale, di ogni età. In tempo di guerra molte donne sono vittime, in tempo di pace molte donne hanno la guerra tra le mura domestiche. Ed è proprio la famiglia il luogo di maggiore rischio; segno inequivocabile di degrado e disparità nel rapporto tra i sessi.
Considerato
che in questi anni i Movimenti e le Associazioni femminili, le istituzioni locali, le diverse Agenzie che operano nel campo del sociale hanno svolto ruoli determinanti nella difesa del diritto di autodeterminazione della donna e sostenuto con forza l’azione di denuncia e di riscatto di chi non voleva più essere vittima;
che anche sul nostro territorio a fianco delle istituzioni operano diverse agenzie del privato sociale che accolgono, accompagnano, sostengono, tutelano e aiutano le donne a ritrovare autostima;
che dai dati che annualmente sono forniti da queste Associazioni risulta che il fenomeno della violenza domestica ed il maltrattamento sono drammaticamente una realtà anche del nostro territorio che, per numeri, risulta essere perfettamente in linea con i dati nazionali ed europei;
che la presenza di queste associazioni ha inciso positivamente sul far emergere dal sommerso molte situazioni di donne, in particolar modo quelle maltrattate, e favorito il loro cammino di emancipazione e di esplicitazione dei diritti;
che negli ultimi dieci anni il Parlamento Europeo ha adottato più risoluzioni a garanzia per le donne del loro diritto di libertà, di uguaglianza e di sicurezza, e riconosciuto nella violenza uno strumento lesivo di tali diritti;
che a livello nazionale e regionale manca una Legge che preveda un maggior impegno delle Istituzioni e maggiori stanziamenti a bilancio per accreditare e sostenere i centri antiviolenza e per incentivare gli interventi di sostegno, di prevenzione e reinserimento sociale delle donne che a loro si rivolgono
Ritenendo
che sia doveroso riconoscere e rispettare la libertà e l’autonomia di tutte le persone e che tali diritti si esplicano soprattutto su una qualità delle relazioni tra uomini e donne basate sulla cultura della parità e del rispetto reciproco,
il Consiglio Comunale di Monza impegna il Sindaco e la Giunta a
• Promuovere e sostenere le iniziative a favore della prevenzione della violenza e dei maltrattamenti. Iniziative da svilupparsi soprattutto per educare al rispetto del diritto di libertà e di uguaglianza.
• Adoperarsi affinché su questi temi ci sia un coinvolgimento interassessorile; una concreta attivazione dunque degli assessori con delega alle Pari Opportunità, all’Educazione, alla Cultura, ai Giovani, alla Famiglia e al settore Alloggi.
• Favorire, sostenere e rafforzare la rete dei servizi – pubblici e del privato sociale – e le azioni messe in atto per contrastare la violenza sulle donne.
• Favorire la rete dei diversi soggetti che operano con le donne e per le donne per il loro reinserimento sociale, la prevenzione, l’informazione, la formazione e per la lotta alla violenza e al maltrattamento domestico.
• Informare, anche attraverso il sito del Comune, dei programmi e delle reti dei servizi presenti in Città contro la violenza alle donne.
• Farsi carico del coordinamento del tavolo di lavoro tra Comune ( assessorato politiche sociali), Cadom, Caritas e Tribunale di Monza così da garantire supporto ed accompagnamento a chi denuncia violenze subite.
• Prevedere nella prossima stesura del bilancio, in capo all’assessorato alla famiglia, le risorse necessarie per concretizzare tali indirizzi.
Lista Città Persone - Partito Democratico
Pubblicato il alle ore 13:47 | 0 commenti | |
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IL CARCERE: UN FIORE ALL'OCCHIELLO O UN LUOGO DA INCUBO?
Intervento in Consiglio Comunale - 24 novembre 2008
Probabilmente entrambe le cose, perchè si tratta di un luogo di contraddizione, che assomma su di sé la ambivalenze di una società che ha scelto di fare della pena un'occasione di recupero e di riabilitazione ma che, nel contempo, fatica a creare le condizioni basilari per il rispetto della dignità umana, senza il quale non esistono né recupero né rieducazione.
E' vero che negli ultimi venti anni è maturata una maggior consapevolezza della necessità di offrire possibilità di recupero per chi ha sbagliato e dell'opportunità di investire su percorsi che rendano la detenzione non solo uno strumento di espiazione della pena ma anche di ricostruzione di soggetti che tornino nella società civile in condizioni di ripagare il danno e di portare di nuovo il proprio contributo costruttivo al bene comune, della propria famiglia e dei propri contesti di vita.
E' vero anche che i soggetti coinvolti in questo processo nel carcere del nostro territorio sono tanti e lavorano insieme proficuamente da tempo, continuando a farlo anche con questa Amministrazione.
E' vero però anche che il lavoro in carcere è ancora un'opportunità per pochi, che spesso diventa un privilegio per alcuni (soprattutto per chi ha risorse per pagarsi avvocati in grado di rappresentare efficacemente le loro istanze ottenendo molti benefici ad altri negati); tale mancata opportunità può in tal modo trasformarsi per molti in un'ulteriore discriminazione, fino ad incrementare quel processo di emarginazione a cui inevitabilmente il carcere relega.
Non va pertanto mollata la presa e va raccolta e sviluppata ogni minima possibilità di ampliare le occasioni di lavoro, di studio, di recupero delle capacità espressive e creative, non stancandosi mai di allacciare reti di collaborazione e nuove sinergie, soprattutto a favore dei soggetti che anche dentro il carcere continuano ad essere più deboli di altri.
Non va però nel contempo dimenticato che il sovraffollamento rimane un problema enorme, dato che rende quel luogo (ben lungi sotto questo profilo dall'essere un modello) un luogo invivibile perchè manca l'aria, manca lo spazio, mancano le condizioni per continuare a considerarsi uomini e ad essere considerati tali dagli altri. Non credo che la soluzione stia nel costruire altri istituti di pena, quanto di incentivare e rivedere le misure alternative, non investendo risorse sulle strutture ma sul personale educativo, psicologico e medico, al fine di sviluppare maggiori opportunità di accedere ai progetti individualizzati ed alle occasioni di recupero.
Non va dimenticato, inoltre, che, sebbene sia stata attivata la figura del Garante dei Diritti dei Detenuti presso il carcere di Monza, sulla sua funzione mancano riscontri sufficientemente documentati e resi pubblici. In questo modo viene fortemente limitata la possibilità di rappresentare all'esterno i bisogni, le difficoltà e la necessità di veder tutelati i diritti delle persone detenute.
Non va dimenticato, infine, che il rispetto della dignità della persona che esce dal carcere dopo aver scontato la pena deve coinvolgere tutta la società, tutto il contesto civile e la comunità territoriale a cui queste persone contano di poter fare riferimento per il lavoro, per la casa, per la riattivazione di reti sociali positive per sé e costruttive per gli altri. Non dimentichiamoci che le reti criminali sono estremamente pronte ed abili nel reintercettare manovalanza capace di delinquere ed estremamente fragile se lasciata sola e respinta da contesti ed occasioni di reinserimento sociale effettivo.
Da qui l'impegno di tutti a creare e sviluppare una cultura dell'accoglienza intelligente, efficace, operativa, all'altezza della complessità dei problemi. L'attenzione allora dovrà essere volta da parte di tutti, e soprattutto delle istituzioni, non a favorire ed enfatizzare obsolete risposte assistenzialistiche, buoniste ed utili più ad incensare la propria “generosità” che ad incontrare l'altro per quello che davvero è, con tutte le sue contraddizioni e le sue risorse. Occorre invece recuperare la capacità reciproca di negoziare diritti e doveri in un'ottica di recupero pieno della dignità della persona, dalla vittima al colpevole.
Bertola Cherubina - Gruppo Consiliare PD
Probabilmente entrambe le cose, perchè si tratta di un luogo di contraddizione, che assomma su di sé la ambivalenze di una società che ha scelto di fare della pena un'occasione di recupero e di riabilitazione ma che, nel contempo, fatica a creare le condizioni basilari per il rispetto della dignità umana, senza il quale non esistono né recupero né rieducazione.
E' vero che negli ultimi venti anni è maturata una maggior consapevolezza della necessità di offrire possibilità di recupero per chi ha sbagliato e dell'opportunità di investire su percorsi che rendano la detenzione non solo uno strumento di espiazione della pena ma anche di ricostruzione di soggetti che tornino nella società civile in condizioni di ripagare il danno e di portare di nuovo il proprio contributo costruttivo al bene comune, della propria famiglia e dei propri contesti di vita.
E' vero anche che i soggetti coinvolti in questo processo nel carcere del nostro territorio sono tanti e lavorano insieme proficuamente da tempo, continuando a farlo anche con questa Amministrazione.
E' vero però anche che il lavoro in carcere è ancora un'opportunità per pochi, che spesso diventa un privilegio per alcuni (soprattutto per chi ha risorse per pagarsi avvocati in grado di rappresentare efficacemente le loro istanze ottenendo molti benefici ad altri negati); tale mancata opportunità può in tal modo trasformarsi per molti in un'ulteriore discriminazione, fino ad incrementare quel processo di emarginazione a cui inevitabilmente il carcere relega.
Non va pertanto mollata la presa e va raccolta e sviluppata ogni minima possibilità di ampliare le occasioni di lavoro, di studio, di recupero delle capacità espressive e creative, non stancandosi mai di allacciare reti di collaborazione e nuove sinergie, soprattutto a favore dei soggetti che anche dentro il carcere continuano ad essere più deboli di altri.
Non va però nel contempo dimenticato che il sovraffollamento rimane un problema enorme, dato che rende quel luogo (ben lungi sotto questo profilo dall'essere un modello) un luogo invivibile perchè manca l'aria, manca lo spazio, mancano le condizioni per continuare a considerarsi uomini e ad essere considerati tali dagli altri. Non credo che la soluzione stia nel costruire altri istituti di pena, quanto di incentivare e rivedere le misure alternative, non investendo risorse sulle strutture ma sul personale educativo, psicologico e medico, al fine di sviluppare maggiori opportunità di accedere ai progetti individualizzati ed alle occasioni di recupero.
Non va dimenticato, inoltre, che, sebbene sia stata attivata la figura del Garante dei Diritti dei Detenuti presso il carcere di Monza, sulla sua funzione mancano riscontri sufficientemente documentati e resi pubblici. In questo modo viene fortemente limitata la possibilità di rappresentare all'esterno i bisogni, le difficoltà e la necessità di veder tutelati i diritti delle persone detenute.
Non va dimenticato, infine, che il rispetto della dignità della persona che esce dal carcere dopo aver scontato la pena deve coinvolgere tutta la società, tutto il contesto civile e la comunità territoriale a cui queste persone contano di poter fare riferimento per il lavoro, per la casa, per la riattivazione di reti sociali positive per sé e costruttive per gli altri. Non dimentichiamoci che le reti criminali sono estremamente pronte ed abili nel reintercettare manovalanza capace di delinquere ed estremamente fragile se lasciata sola e respinta da contesti ed occasioni di reinserimento sociale effettivo.
Da qui l'impegno di tutti a creare e sviluppare una cultura dell'accoglienza intelligente, efficace, operativa, all'altezza della complessità dei problemi. L'attenzione allora dovrà essere volta da parte di tutti, e soprattutto delle istituzioni, non a favorire ed enfatizzare obsolete risposte assistenzialistiche, buoniste ed utili più ad incensare la propria “generosità” che ad incontrare l'altro per quello che davvero è, con tutte le sue contraddizioni e le sue risorse. Occorre invece recuperare la capacità reciproca di negoziare diritti e doveri in un'ottica di recupero pieno della dignità della persona, dalla vittima al colpevole.
Bertola Cherubina - Gruppo Consiliare PD
Pubblicato il alle ore 13:46 | 0 commenti | |
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Esselunga: capo nega permesso pipì
Frida Nacinovich, LIBERAZIONE del 28 novembre 2008
Esselunga, ma Pipì corta!
Quando andiamo a far spesa da Caprotti, ricordiamoci di quei lavoratori...
Segnalato da Marco Addivinola
Esselunga, ma Pipì corta!
Quando andiamo a far spesa da Caprotti, ricordiamoci di quei lavoratori...
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il venerdì 28 novembre 2008 alle ore 10:00 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
La destra milanese dimostra quali siano i propri valori di riferimento
AMBROGINO D'ORO negato ad ENZO BIAGI
CITTADINANZA ONORARIA negata a VINCENZO SAVIANO.
In fondo cosa c'entrano con Dell'Utri questi signori?
Quindi decisione giusta.!!!
Leggi l'articolo di Carlo Brambilla e Stefano Rossi su la Repubblica.it | Milano del 26 novembre 2008
Segnalato da Marco Addivinola
CITTADINANZA ONORARIA negata a VINCENZO SAVIANO.
In fondo cosa c'entrano con Dell'Utri questi signori?
Quindi decisione giusta.!!!
copertina dell'Unità del 26 novembre 2008
Leggi l'articolo di Carlo Brambilla e Stefano Rossi su la Repubblica.it | Milano del 26 novembre 2008
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il mercoledì 26 novembre 2008 alle ore 16:59 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Il seme dell'intolleranza
Pubblicato il alle ore 16:18 | 0 commenti | |
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La Russa blocca la "legge speciale" anti Villari
Roberto Scafuri, Il Giornale.it del 23 novembre 2008
Qualcuno vuole proprio che Villari rimanga Lì!!!
In fondo Obama ha scelto ILLARY....e Silvio VILLARI....
Segnalato da Marco Addivinola
Qualcuno vuole proprio che Villari rimanga Lì!!!
In fondo Obama ha scelto ILLARY....e Silvio VILLARI....
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 16:17 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Salvaguardare la specie
Pubblicato il martedì 25 novembre 2008 alle ore 17:07 | 0 commenti | |
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Partito delle Libertà ... quando libertà vuol dire libertà di imbroglio!!!
copertina dell'Unità del 25 novembre 2008
Leggi l'articolo di Giuseppe Caporale su la Repubblica.it del 25 novembre 2008
Guarda lo spot su la Repubblica.it | TV
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 09:19 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
L'informazione di Silvio
A volte è curioso leggere anche il Giornale di Silvio, specialmente leggendo le considerazioni su "mani pulite", ... fanno rabbrividire!
Da Il Giornale.it del 23 novembre 2008
Segnalato da Marco Addivinola
Da Il Giornale.it del 23 novembre 2008
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il lunedì 24 novembre 2008 alle ore 16:17 | 0 commenti | |
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Ciao SANDRO!
La scomparsa di Sandro Curzi rappresenta un grande lutto per il Giornalismo Italiano e un grandissimo dolore per il Partito Democratico.
Nonostante la malattia Sandro pochi giorni fa era al CIRCO MASSIMO con Noi per testimoniare ancora una volta il suo l’attaccamento al popolo della Sinistra Italiana.
Per molti di Noi ha significato essere per anni compagni di partito. Le strade poi, per molti noi hanno preso direzioni differenti, ma immutata è rimasta la stima per quello che ci ha saputo dare.
Oggi a ricordarlo con dolore non sono solo donne e uomini di Sinistra, ma tutti quegli Italiani che da posizioni politiche distanti e differenti, hanno potuto conoscere in Lui una persona leale schietta con grande onestà intellettuale.
Viene a mancare una personalità straordinaria per sensibilità, capacità, carisma. Un uomo che ha dedicato la propria esistenza al lavoro di giornalista della carta stampata e radiotelevisivo. Per tutta la vita con la stessa, volitiva energia che lo ha visto sempre protagonista come operatore dell'informazione e direttore di testate, sino all'impegno come consigliere di amministrazione della Rai.
GRAZIE SANDRO, anche da questo piccolo Circolo di Quartiere! Qualcuno di Noi ti ha incontrato al Circo Massimo, ti ha parlato, salutato, e ha ricevuto da Te un messaggio, da portare a Noi tutti del PD. Quello di non mollare, di andare avanti, anche a muso duro, per il bene del nostro Paese e per i valori della Democrazia che sono stati quelli per cui hai vissuto.
Questo ci ha emozionato!!!
Grazie ancora. Ci mancherai!!!
Marco Addivinola per conto del Circolo 4
Nonostante la malattia Sandro pochi giorni fa era al CIRCO MASSIMO con Noi per testimoniare ancora una volta il suo l’attaccamento al popolo della Sinistra Italiana.
Per molti di Noi ha significato essere per anni compagni di partito. Le strade poi, per molti noi hanno preso direzioni differenti, ma immutata è rimasta la stima per quello che ci ha saputo dare.
Oggi a ricordarlo con dolore non sono solo donne e uomini di Sinistra, ma tutti quegli Italiani che da posizioni politiche distanti e differenti, hanno potuto conoscere in Lui una persona leale schietta con grande onestà intellettuale.
Viene a mancare una personalità straordinaria per sensibilità, capacità, carisma. Un uomo che ha dedicato la propria esistenza al lavoro di giornalista della carta stampata e radiotelevisivo. Per tutta la vita con la stessa, volitiva energia che lo ha visto sempre protagonista come operatore dell'informazione e direttore di testate, sino all'impegno come consigliere di amministrazione della Rai.
GRAZIE SANDRO, anche da questo piccolo Circolo di Quartiere! Qualcuno di Noi ti ha incontrato al Circo Massimo, ti ha parlato, salutato, e ha ricevuto da Te un messaggio, da portare a Noi tutti del PD. Quello di non mollare, di andare avanti, anche a muso duro, per il bene del nostro Paese e per i valori della Democrazia che sono stati quelli per cui hai vissuto.
Questo ci ha emozionato!!!
Grazie ancora. Ci mancherai!!!
Marco Addivinola per conto del Circolo 4
Pubblicato il sabato 22 novembre 2008 alle ore 20:15 | 0 commenti | |
Argomenti: Riflessioni |
Lavoro, la valanga dei posti in bilico
Pubblicato il venerdì 21 novembre 2008 alle ore 18:10 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Scritte di Forza Nuova contro Concita De Gregorio
Pubblicato il giovedì 20 novembre 2008 alle ore 18:08 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Dai "99 Fosse" a "Nacional socialismo" su Internet dilaga l'antisemitismo
Pubblicato il mercoledì 19 novembre 2008 alle ore 18:06 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Riflessioni
L’altro giorno stavo ascoltando in auto Radio Capital, c’era gente che faceva domande a Zucconi sull’elezione di OBAMA, mi ha colpito una telefonata si una ragazza che chiedeva Zucconi quanto tempo ci volesse perché gli Italiani cacciassero via quel farabutto di Berlusconi e il suo governo di malfattori.
Zucconi, sosteneva una cosa importante. Possiamo anche infierire su Berlusconi, ma attenzione che la maggioranza degli Italiani lo ha votato sapendo chi è. Per invertire questa cosa, che può anche non piacere a Noi, la ricetta è quella di Obama, cioè costruire un’alternativa credibile, differente, non collusa con la controparte, che sappia raccogliere gli umori della gente.
Noi cari amici, siamo pienamente consapevoli che l’alternativa per il futuro deve partire dalla base, e dobbiamo essere bravi a marcare a uomo questo governo, ma con proposte serie e chiare. L’errore del governo Prodi, o meglio uno degli errori del governo, fu quello di non spiegare bene con voce univoca ciò che stava facendo per l’Italia. Abbiamo fatto si che Berlusconi invece facesse breccia con il populismo di bassa lega tra l’opinione pubblica.
Gli abbiamo fatto un regalo grandissimo, perché il clima che è riuscito a creare ad arte è proprio quello che un personaggio come Lui gradisce di più, e di questo dovremmo ricordarci in futuro.
Questo governo non vuole essere un semplice governo di buoni principi, capace di proporre leggi positive per il futuro del paese. E’ un governo da battaglia, uno che dell’emergenza si fa la propria immagine decisionista. Si muove dietro alle emergenze (vere o create ad arte), viaggiando a colpi di decreti (in nome dell’emergenza) lasciando al Parlamento, e in particolare all’opposizione, voce nulla.
Nello stato di eccezione, da sempre nella storia delle democrazie con la D minuscola (come quella che stiamo vivendo), la polizia ha ruolo essenziale, per questo che spesso e direi volentieri Berlusconi ci delizia con il richiamo al Diritto di Polizia, alla violenza della Polizia (vedi voce Cossiga) oppure minaccia poliziesca quando uno dei suoi obiettivi sembrano non essere condivisi o messi in pericolo. Vedi immigrati, immondizia di Napoli, Alitalia, scuola e via discorrendo.
Mi sono forse dilungato un attimo, ma volevo arrivare ad un punto importante, che molti giornali non hanno riportato o se l’hanno fatto hanno girato la frittata un po’ a loro piacere. La rimozione del Prefetto di Roma Carlo Mosca da parte del ministro verde (di rabbia per essere stato disobbedito ) Maroni.
Il prefetto Mosca si è sempre rifiutato di applicare le leggi razziali proposte da questi signori, quali le impronte digitali per i bambini ROM, ed è stato licenziato. Chi non esegue i comandi viene spedito a casa, come se il Prefetto fosse un semplice esecutore d’ordini.
E anche questo fa parte del Cossiga pensiero, quel pensiero che ha partorito il come distruggere l’onda studentesca.
Infiltrare agenti provocatori (lui è esperto da Gladio in poi..) pronti a tutto (che non l’abbia già fatto nel G8 di Genova? Peccato non poterlo chiedere a Carlo Giuliani che era lì e lì è rimasto… avrebbe saputo darci risposta!).
Ma che gente abbiamo attorno? Il problema è solo Berlusconi o molto molto di più!
Come negli anni 70, e molti di noi a certe manifestazioni hanno partecipato, era chiaro e lampante vedere situazioni che solo infiltrati potevano portare avanti. Obiettivo: far casino, dare la colpa ai manifestanti e creare verso l’opinione pubblica il consenso verso le forze dell’ordine.
Magari, visto che questi signori considerano la magistratura come organo di lotta della Sinistra, questi signori non dovranno arrestare manifestanti o che… poi i giudici li mettono fuori, ma picchiarli, magari a sangue dipingendoli poi con l’aiuto dei media come dei terribili delinquenti (Carlo Giuliani docet).
Io non voglio, come negli anni 70 considerare i poliziotti come dei nemici, ho sognato un paese diverso, un partito diverso, un considerare i poliziotti e i carabinieri figli del popolo, così come ho scritto qualche giorno fa ricordando i
ragazzi di Nassirya.
In questi giorni in cui sulle Tv vediamo Dell’Utri dare lezioni di Democrazia (ai circoli della Libertà), Cossiga farsi paladino delle regole, e Berlusconi fare il Berlusconi, con Alemanno, Gasparri e LaRussa a fare i tre moschettieri, la situazione mi preoccupa non poco.
Questa riflessione per invitare tutti, e potremmo ricollegarci anche al discoso riguardante VILLARI, a viaggiare in un'unica direzione, per il bene nostro e del nostro paese cercando tutti assieme di costruire una vera alternativa credibile al Berlusconismo con tutti i suoi effetti collaterali. Dobbiamo trovare la medicina e i dosaggi giusti, ma il tempo c’è e pian piano dobbiamo costruire un'alternativa che sia chiara a tutti, soprattutto a chi si era stancato dei litigi e dell’inconcludenza della sinistra, ma che sarebbero pronti a ritornare, a fronte di un progetto… proprio come il popolo Americano.
Marco Addivinola
Zucconi, sosteneva una cosa importante. Possiamo anche infierire su Berlusconi, ma attenzione che la maggioranza degli Italiani lo ha votato sapendo chi è. Per invertire questa cosa, che può anche non piacere a Noi, la ricetta è quella di Obama, cioè costruire un’alternativa credibile, differente, non collusa con la controparte, che sappia raccogliere gli umori della gente.
Noi cari amici, siamo pienamente consapevoli che l’alternativa per il futuro deve partire dalla base, e dobbiamo essere bravi a marcare a uomo questo governo, ma con proposte serie e chiare. L’errore del governo Prodi, o meglio uno degli errori del governo, fu quello di non spiegare bene con voce univoca ciò che stava facendo per l’Italia. Abbiamo fatto si che Berlusconi invece facesse breccia con il populismo di bassa lega tra l’opinione pubblica.
Gli abbiamo fatto un regalo grandissimo, perché il clima che è riuscito a creare ad arte è proprio quello che un personaggio come Lui gradisce di più, e di questo dovremmo ricordarci in futuro.
Questo governo non vuole essere un semplice governo di buoni principi, capace di proporre leggi positive per il futuro del paese. E’ un governo da battaglia, uno che dell’emergenza si fa la propria immagine decisionista. Si muove dietro alle emergenze (vere o create ad arte), viaggiando a colpi di decreti (in nome dell’emergenza) lasciando al Parlamento, e in particolare all’opposizione, voce nulla.
Nello stato di eccezione, da sempre nella storia delle democrazie con la D minuscola (come quella che stiamo vivendo), la polizia ha ruolo essenziale, per questo che spesso e direi volentieri Berlusconi ci delizia con il richiamo al Diritto di Polizia, alla violenza della Polizia (vedi voce Cossiga) oppure minaccia poliziesca quando uno dei suoi obiettivi sembrano non essere condivisi o messi in pericolo. Vedi immigrati, immondizia di Napoli, Alitalia, scuola e via discorrendo.
Mi sono forse dilungato un attimo, ma volevo arrivare ad un punto importante, che molti giornali non hanno riportato o se l’hanno fatto hanno girato la frittata un po’ a loro piacere. La rimozione del Prefetto di Roma Carlo Mosca da parte del ministro verde (di rabbia per essere stato disobbedito ) Maroni.
Il prefetto Mosca si è sempre rifiutato di applicare le leggi razziali proposte da questi signori, quali le impronte digitali per i bambini ROM, ed è stato licenziato. Chi non esegue i comandi viene spedito a casa, come se il Prefetto fosse un semplice esecutore d’ordini.
E anche questo fa parte del Cossiga pensiero, quel pensiero che ha partorito il come distruggere l’onda studentesca.
Infiltrare agenti provocatori (lui è esperto da Gladio in poi..) pronti a tutto (che non l’abbia già fatto nel G8 di Genova? Peccato non poterlo chiedere a Carlo Giuliani che era lì e lì è rimasto… avrebbe saputo darci risposta!).
Ma che gente abbiamo attorno? Il problema è solo Berlusconi o molto molto di più!
Come negli anni 70, e molti di noi a certe manifestazioni hanno partecipato, era chiaro e lampante vedere situazioni che solo infiltrati potevano portare avanti. Obiettivo: far casino, dare la colpa ai manifestanti e creare verso l’opinione pubblica il consenso verso le forze dell’ordine.
Magari, visto che questi signori considerano la magistratura come organo di lotta della Sinistra, questi signori non dovranno arrestare manifestanti o che… poi i giudici li mettono fuori, ma picchiarli, magari a sangue dipingendoli poi con l’aiuto dei media come dei terribili delinquenti (Carlo Giuliani docet).
Io non voglio, come negli anni 70 considerare i poliziotti come dei nemici, ho sognato un paese diverso, un partito diverso, un considerare i poliziotti e i carabinieri figli del popolo, così come ho scritto qualche giorno fa ricordando i
ragazzi di Nassirya.
In questi giorni in cui sulle Tv vediamo Dell’Utri dare lezioni di Democrazia (ai circoli della Libertà), Cossiga farsi paladino delle regole, e Berlusconi fare il Berlusconi, con Alemanno, Gasparri e LaRussa a fare i tre moschettieri, la situazione mi preoccupa non poco.
Questa riflessione per invitare tutti, e potremmo ricollegarci anche al discoso riguardante VILLARI, a viaggiare in un'unica direzione, per il bene nostro e del nostro paese cercando tutti assieme di costruire una vera alternativa credibile al Berlusconismo con tutti i suoi effetti collaterali. Dobbiamo trovare la medicina e i dosaggi giusti, ma il tempo c’è e pian piano dobbiamo costruire un'alternativa che sia chiara a tutti, soprattutto a chi si era stancato dei litigi e dell’inconcludenza della sinistra, ma che sarebbero pronti a ritornare, a fronte di un progetto… proprio come il popolo Americano.
Marco Addivinola
Pubblicato il martedì 18 novembre 2008 alle ore 16:03 | 1 commenti | |
Argomenti: Riflessioni |
Berlusconi infuriato con Pd e Cgil
Oggi tutti parlano del cu-cu alla Merkel. Ma come sempre, quando il nostro premier si diletta in stupidaggini, qualcos’altro passa in sordina.
Da la Repubblica.it del 18 novembre 2008
C'è poco da ridere!
Segnalato da Mariella Baldussi
Da la Repubblica.it del 18 novembre 2008
C'è poco da ridere!
Segnalato da Mariella Baldussi
Pubblicato il alle ore 16:01 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
La Thyssen alla sbarra per omicidio volontario
Pubblicato il alle ore 16:00 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ..., Lavoro |
Rai, Villari resiste: "Io non mi dimetto"
Pubblicato il lunedì 17 novembre 2008 alle ore 15:31 | 1 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Brunetta: i fannulloni "spesso a sinistra"
Dal Corriere della Sera del 16 novembre 2008
I coglioni sono di sinistra
I gay sono di sinistra
I lazzaroni sono di sinistra.........
Ci è consentito dire che almeno i bassi (di statura e di cervello) stanno a destra!!!!
Segnalato da Marco Addivinola
I coglioni sono di sinistra
I gay sono di sinistra
I lazzaroni sono di sinistra.........
Ci è consentito dire che almeno i bassi (di statura e di cervello) stanno a destra!!!!
Segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il domenica 16 novembre 2008 alle ore 15:23 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
"Partigiani di m...". Pestaggio fascista nel cuore di Bologna. Quattro arresti.
Pubblicato il alle ore 15:17 | 1 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Recessione: Le previsioni si ripetono smepre più nere
Pubblicato il alle ore 15:06 | 1 commenti | |
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Squadraccia di AN contro la CGIL scuola
Pubblicato il venerdì 14 novembre 2008 alle ore 14:11 | 0 commenti | |
Argomenti: Il Circolo 4 segnala ... |
Incontro Circolo 4 – 12 novembre 2008
Presenti
Claudio Rubini,
Mariella Baldussi,
Jorge Mario Vallejo,
Judith Ana Aguirre,
Anna Zunin,
Roberto Ferrante,
Francesco Achille
************************************
Primarie dei giovani del PD
I pareri sono stati abbastanza concordi nel definire questa iniziativa controproducente, considerando che non è stata organizzata né definita per tempo.
Oltre agli aspetti organizzativi, sarebbe interessante raccogliere informazioni sui contenuti. Qual è l’idea del partito rispetto ai giovani? Cosa dovrebbero fare e come si interfaccerebbero con il partito?
Incontro con Paolo Confalonieri il giorno 26 novembre e iniziative tesseramento
Per quanto riguarda le iniziative più imminenti da comunicare a Paolo, si è ritenuta interessante l’idea di proporre sia il gazebo del quartiere San Carlo che il gazebo in Viale Vittorio Veneto in occasione dei mercatini.
Per il gazebo al quartiere San Carlo si sono ipotizzate due date: o il 29 novembre o il 13 dicembre. Il luogo invece è da verificare. Bisogna infatti capire se è concessa l’autorizzazione per P.zza Indipendenza.
La data per il gazebo di Viale Vittorio Veneto è invece subordinata al mercatino di Natale che pare ci sia (nello spazio antistante la banca di fronte al Circolo Cattaneo), ma nessuno ne conosce la data. E’ necessario informarsi al più presto.
L’iniziativa door-to-door per stimolare il tesseramento, che sta mettendo in atto il circolo 5, è piaciuta molto.
Sono state inoltre segnalate altre possibilità interessanti, quella di presidiare con gazebo o banchetti o altro, le scuole superiori del nostro circolo il sabato mattina. In questo modo si ottengono due risultati: avvicinare i giovanissimi, presidiare zone in cui c’è molto flusso di gente in certe fasce orarie. Si è pensato al Mosé Bianchi e al Frisi. Bisogna però verificare se appartengono al nostro circolo.
Etichetta sul campanello del Circolo Cattaneo
Claudio Rubini ha preparato le etichette adesive per il campanello. Risultava ancora l’etichetta dei DS. Ora abbiamo proceduto a sostituirla con la nuova.
Prossimo incontro
Mercoledì della settimana prossima, la maggior parte di noi parteciperà al dibattito sulla scuola, organizzato presso la circoscrizione 4. Rubini si è offerto volontario per aprire comunque il circolo, sia per mantenere fede all’apertura del mercoledì sera, sia per evitare che qualcuno si presenti senza essere informato della nostra assenza.
Claudio Rubini,
Mariella Baldussi,
Jorge Mario Vallejo,
Judith Ana Aguirre,
Anna Zunin,
Roberto Ferrante,
Francesco Achille
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Primarie dei giovani del PD
I pareri sono stati abbastanza concordi nel definire questa iniziativa controproducente, considerando che non è stata organizzata né definita per tempo.
Oltre agli aspetti organizzativi, sarebbe interessante raccogliere informazioni sui contenuti. Qual è l’idea del partito rispetto ai giovani? Cosa dovrebbero fare e come si interfaccerebbero con il partito?
Incontro con Paolo Confalonieri il giorno 26 novembre e iniziative tesseramento
Per quanto riguarda le iniziative più imminenti da comunicare a Paolo, si è ritenuta interessante l’idea di proporre sia il gazebo del quartiere San Carlo che il gazebo in Viale Vittorio Veneto in occasione dei mercatini.
Per il gazebo al quartiere San Carlo si sono ipotizzate due date: o il 29 novembre o il 13 dicembre. Il luogo invece è da verificare. Bisogna infatti capire se è concessa l’autorizzazione per P.zza Indipendenza.
La data per il gazebo di Viale Vittorio Veneto è invece subordinata al mercatino di Natale che pare ci sia (nello spazio antistante la banca di fronte al Circolo Cattaneo), ma nessuno ne conosce la data. E’ necessario informarsi al più presto.
L’iniziativa door-to-door per stimolare il tesseramento, che sta mettendo in atto il circolo 5, è piaciuta molto.
Sono state inoltre segnalate altre possibilità interessanti, quella di presidiare con gazebo o banchetti o altro, le scuole superiori del nostro circolo il sabato mattina. In questo modo si ottengono due risultati: avvicinare i giovanissimi, presidiare zone in cui c’è molto flusso di gente in certe fasce orarie. Si è pensato al Mosé Bianchi e al Frisi. Bisogna però verificare se appartengono al nostro circolo.
Etichetta sul campanello del Circolo Cattaneo
Claudio Rubini ha preparato le etichette adesive per il campanello. Risultava ancora l’etichetta dei DS. Ora abbiamo proceduto a sostituirla con la nuova.
Prossimo incontro
Mercoledì della settimana prossima, la maggior parte di noi parteciperà al dibattito sulla scuola, organizzato presso la circoscrizione 4. Rubini si è offerto volontario per aprire comunque il circolo, sia per mantenere fede all’apertura del mercoledì sera, sia per evitare che qualcuno si presenti senza essere informato della nostra assenza.
Pubblicato il giovedì 13 novembre 2008 alle ore 18:41 | 0 commenti | |
Argomenti: Verbali di riunione |
Il PD: è tutta colpa del governo. Pressing di Marini su Bonanni
Pubblicato il alle ore 18:40 | 0 commenti | |
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"Io, pestata sul treno da una gang squadrista"
Pubblicato il mercoledì 12 novembre 2008 alle ore 18:02 | 0 commenti | |
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Università, è rottura tra i sindacati. La CISL si sfila dalla protesta di venerdì
Pubblicato il alle ore 17:40 | 0 commenti | |
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Indifesi
Da L'Unità del 12 novembre 2008
"gli incendiarono il letto
sulla strada di Trento
riuscì a salvarsi dalla sua barba
un pettirosso da combattimento"
(da Domenica delle Salme - 1990 Fabrizio De André)
segnalato da Marco Addivinola
"gli incendiarono il letto
sulla strada di Trento
riuscì a salvarsi dalla sua barba
un pettirosso da combattimento"
(da Domenica delle Salme - 1990 Fabrizio De André)
segnalato da Marco Addivinola
Pubblicato il alle ore 17:21 | 0 commenti | |
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Strage di Nassirya, 5 anni dopo
Pubblicato il alle ore 17:17 | 1 commenti | |
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