1- La Circorscizione 4 (Gabriele Cartasegna) ha proposto l’attivazione di un gruppo di lavoro sei servizi sociali a cui siano chiamati a partecipare i diversi soggetti del territorio (nella forma della Consulta contro il disagio sociale). Si fa presente al riguardo che:
esiste ancora il GRTT (Gruppo di Raccordo Tecnico Territoriale) organizzato dai Servizi Sociali e di cui fanno parte (da almeno 20 anni) tutti i soggetti che nel territorio della Circoscrizione si occupano dei vari settori del disagio e della prevenzione al disagio stesso. Tale strumento nella Circoscrizione 4 è inoltre particolarmente attivo, efficace e fondato su una numerosa, stabile e proficua partecipazione del pubblico e del privato. Ci si augura pertanto di non creare inutili doppioni che, in una logica di attenzione agli sprechi quale quella dell’attuale Amministrazione, creerebbero inutili sovrapposizioni. Sembrerebbe invece più opportuno raccordarsi e concertare eventuali iniziative comuni, soprattutto considerati gli obiettivi che l’ipotetica Consulta dovrebbe conseguire (tutti già previsti dallo stesso GRTT o comunque dal Settore Comunale preposto).
2- Riguardo alle ordinanze su prostituzione accattonaggio in vigore dal 16 ottobre u.s., si esprime sconcerto relativamente alla restituzione precisa e puntuale che la stampa fa sui numeri delle persone multate o fermate in quanto colte in flagrante violazione delle disposizioni e dei divieti. I numeri che dà la stampa sono evidentemente forniti dagli organi dell’Amministrazione che dà più l’impressione di voler puntualmente rendicontare gli esiti di una battuta di caccia o di un gioco al Totoaccattone o alla Totoprostituta.
La realtà ci dice invece che le forze numeriche della Polizia Locale sono da tempo insufficienti a farsi carico del già gravoso onere della regolamentazione del traffico e dell’intervento in emergenza riguardo a situazioni di sicurezza e ordine pubblico di ordinaria gestione; la richiesta di concentrarsi con tale accanimento su queste nuovi divieti ci preoccupa perché rischia di rendere scoperti altri fronti che continuano a rimanere importanti e soprattutto fa correre il rischio alla città di non riuscire a sostenere la quantità e la qualità degli interventi sin qui attuati.
I giornali, oltre ai numeri della “caccia”, riferiscono comunque di una situazione che, soprattutto nel quartiere Triante, continua ad essere di forte disagio e malessere, evidenziando come le prime settimane di applicazione delle ordinanze stesse, al di là dei titoli e della visibilità sulla stampa, non avrebbero ancora sortito alcun effetto significativo.
Ciò a dimostrazione del fatto che, come era stato segnalato in precedenza dalla sottoscritta, un approccio al problema che preveda solo una soluzione in termini di ordina pubblico non risolve magicamente la questione, rischiando anzi paradossalmente di aggravarla, alimentando un’intolleranza che poi esige di essere “liberata” da questi “fastidi”.
Riproponiamo quindi la creazione di tavoli di lavoro sulla questione, soprattutto in merito alla prostituzione, ad anticipiamo inoltre un’interpellanza sulla questione relativa al fatto che i dati indicano che molta parte delle persone che si prostituiscono sulla strade sono donne giovanissime, spesso addirittura minorenni. Riguardo alle stesse, si chiede se l’Amministrazione, nella fretta di affrontare grintosamente il problema “perché questo vuole la gente”, recita l’Assessore Romeo, si è posta la questione di cosa accade quando ad incappare nelle violazioni delle disposizioni contenute nelle ordinanze in esame siano persone minorenni.
Bertola Cherubina - Gruppo Consiliare PD
Intervento in Consiglio Comunale - 3 novembre 2008 (appunti)
Pubblicato il domenica 2 novembre 2008 alle ore 15:09 | 0 commenti | |
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