Benvenuti nel sito del Circolo 4 del Partito Democratico di Monza che opera nei quartieri di Triante, San Giuseppe e San Carlo di Monza e ha sede presso il Circolo Cattaneo in Viale Vittorio Veneto, 1. Nel sito potete trovare informazioni sulle nostre iniziative, sui nostri incontri e, ci auguriamo, alcuni argomenti e suggerimenti per riflettere insieme.

Contributo del Circolo 4 al Lingotto

Di seguito pubblichiamo il contributo che abbiamo inviato agli organizzatori del Lingotto.


Progetto Partito Democratico, ecco il nome progetto che stiamo portando avanti tutti insieme. Ebbene si, è un progetto in salita! In molti crediamo o ci illudiamo che sia un progettino semplice semplice: “i dirigenti del PD dovrebbero smettere di litigare!” oppure “tutta colpa del monopolio dell’informazione in mano al Berlusconi!”; questi sono i pensieri che molti di noi hanno. Fintamente o irresponsabilmente diamo la colpa ad altri della difficoltà di successo del Partito. Per definizione, tutti i progetti straordinari ed ambizioni sono pieni di difficoltà. Solo chi ci crede con determinazione, passione, responsabilità e sacrificio sarà in grado di superarle.

Per cui, per prima cosa, occorre rendersi conto che questo Partito lo stiamo costruendo e non concordiamo con chi dice che dobbiamo ri-costruirlo; si ri-costruisce dalle macerie, al contrario un neonato si aiuta a crescere, si incoraggia quando commette errori. Allo stesso modo il neonato Partito Democratico ha bisogno di sostegno, di fiducia, di lavoro collettivo. Non ha certo bisogno di essere massacrato dalle lotte intestine di coloro che hanno paura di perdere le certezze del passato.

Siamo molto preoccupati per tutto il discutere di questi giorni sui possibili candidati: ancora i ballottaggi non sono fatti e nel Partito sembra già partita la guerra fra bande.

Crediamo che non basti parlare di innovazione, ma che si debba pretendere di discutere di piattaforme di idee e programmi, prima che di candidati. Lo zoccolo duro del partito (la base storica, i "nonni" (Veltroni come D'Alema e altri) devono contribuire in questo con tutta la loro esperienza politica: questo lo dobbiamo pretendere. Quindi si smetta di parlare di candidati premier, ma si discuta di proposte e si trovi, attraverso la maggioranza, il consenso sulla linea del partito (lavoro, laicità, giovani, giustizia, sicurezza...).

Ed infine, le parole, i simboli, l’immagine hanno una importanza tale da non consentirci di trascurarne nessun aspetto. Per questo costruire e non ri-costruire; per questo orgoglio e coraggio di presentarci alle elezioni con il nostro simbolo e non con liste presaingiro-civiche che ci ridicolizzano. Ed ancora, Partito Democratico e non ex-qualcos’altro.

Monza, 21 giugno 2009

Circolo 4 PD Monza

“Cara Unità”. La lettera di commiato di Marco Travaglio

Marco Travaglio, Micromega del 29 giugno 2009



Segnalato da Marco Addivinola

A 93 anni è morta Bambina Villa, staffetta partigiana

Da BrianzaPopolare.it



Lo sguardo al passato, alle persone che con il loro coraggio hanno lasciato un segno indelebile nel futuro, deve essere per tutti noi momento di confronto anche generazionale.

Credere profondamente nei valori ha significato per quelle generazioni ragione di vita, "credo" quasi religioso nei confronti della libertà della Patria.
Parlare oggi di "Staffetta partigiana" fa sorridere, e questo perché il modo moderno di approccio ai valori è profondamente mutato.

Mettere a rischio la propria incolumità con il rischio, quando andavano bene le cose, del carcere diventa un concetto quasi impensabile ai giorni nostri.

Oggi tutto è disponbibile, tutto è a portata di mano e soprattutto tutto ha un prezzo.
Bene queste persone come "Bambina" non avevavo prezzo.

Questo è l'insegnamento che dobbiamo fare nostro.

In questi giorni parliamo "giustamente" dell'incontro del Lingotto...quale posto miglior eper forgiare nuove cose! Ebbene, non fermiamoci solo alle modernità, ai nuovi mezzi di comunicazione e pensiamo per un attimo alla "staffetta partigiana". Sembra un paradosso fermarsi a paragonare facebook con la Resistenza! Ma dobbiamo pensare che questo è il momento della Nuova resistenza. Allora i messaggi avvenivano con il passamano, con rischio, oggi con la "rete" si può raggiungere ogn i angolo del mondo in pochissimi istanti. Non giudichiamolo solamente una modernità,o un mettersi in vetrina, facciamole buon uso convinti che il mezzo di comunicazione è differnete ma l'ideale e la motivazione devono rimanere quelle di allora.

Parliamo di futuro, di giovani generazioni e anch'Io sono convinto che la strada debba essere questa, ma ricordiamoci di tutti quei compagni che non hanno possibilità di accedere alle nuove tecnologie. Questo ci deve imporre di aprirci anche con mezzi più "storici" che comunque nel tempo hanno dato ottimi risultati.

Quindi bene le mail, facebook, ma non dimentichiamo il telefono le lettere, gli incontri intergenerazionali.

Il rappresentare il nuovo non deve significare ghettizzarsi in un'altra corrente o giù di lì.

Ecco questo mi sembrava il messaggio per unire il "vecchio al nuovo" con un denominatore comune che sarà la chiave di una vittoria futura.

Concludo ricordando una lettera apparsa ieri 28 giugno sull'Unità. Un signore di Milano lamentava che in Piazza Gramsci c'erano degli attivisti di Cuore Nero che volantivano chiedendo di sostituire il nome di Gramsci con quello del "tanto osannato dai media" tifoso Laziale purtroppo caduto in uno scontro con la polizia prima di una partita.

Queste sono le provocazioni che dobbiamo rimandare al mittente, ricordando ogni giorno che il nostro primo compito è l'ANTIFASCISMO militante così come lo era per Bambina.

Grazie a questa donna.

Marco Addivinola

CERVELLI IN FUGA

Rita Clementi, Corriere della Sera del 29 giugno 2009



Segnalato da Marco Addivinola

Lingotto2, i giovani “piombini” provano a riprendersi il Pd

Da l'Unità del 27 giugno 2009



Segnalato da Marco Addivinola

Monza, via alla demolizione ponte di S. Fruttuoso

Marco Galvani, Il Giorno del 23 giugno 2009

Da oggi le corsie saranno ridotte da tre a due

COMINCIA L’ABBATTIMENTO del cavalcavia di San Fruttuoso. Oggi inizia la riduzione da 3 a 2 corsie della rampa di accesso al ponte nella carreggiata in direzione Lecco, per consentire il primo smantellamento di una parte del cavalcavia. Entro metà luglio sarà la volta della riduzione da 3 a 2 corsie della carreggiata in direzione Milano,
mentre la corrente di traffico verso Lecco verrà interamente indirizzata lungo il ramo della rotatoria di San Fruttuoso al fine di procedere alla demolizione del cavalcavia. La demolizione definitiva partirà a metà settembre, dopo lo svolgimento del Gran premio di Formula Uno: in questa fase, puntualizzano da Anas, «si procederà alla completa deviazione della circolazione della strada statale 36, in entrambe le direzioni, lungo la rotatoria». In pratica, il fiume di macchine (almeno 100mila al giorno) in transito sarà convogliato nel nuovo percorso di viale Lombardia che sarà
dal lato di viale Romagna e viale Campania, baipassando l’area di cantiere e riallacciandosi oltre la discesa del cavalcavia in direzione Milano. Saranno mantenute le due corsie per senso di marcia divise da un cordone di new jersey, e questa viabilità resterà operativa sino al completamento del tunnel, previsto per l’11 settembre 2011. In base al piano del traffico studiato da Comune e Anas, sarà garantito il collegamento, regolato da un semaforo, tra viale Romagna e San Fruttuoso (via Risorgimento). Lungo viale Lombardia, invece, sarà eliminato il semaforo all’incrocio con via Cavallotti mentre rimarrà attivo quello fra le vie Vittorio Veneto e della Taccona. Da viale Campania non sarà possibile immettersi in viale Lombardia (in entrambe le direzioni), mentre i veicoli che percorrono viale Lombardia non potranno svoltare a sinistra in viale Romagna se provenienti da Lecco o a sinistra verso San Fruttuoso se in arrivo da Milano.

PER QUANTO RIGUARDA i movimenti pedonali e ciclabili tra San Fruttuoso e il resto della città, saranno creati dei percorsi protetti con new jersey, mentre gli attraversamenti regolati da semafori. Passerella pedonale che verrà garantita anche durante tutto il periodo di demolizione del cavalcavia.

Anas ha predisposto i percorsi alternativi ADESSO CHE IL CANTIERE per l’interramento di viale Lombardia entra nel vivo, ci si attendono inevitabili disagi al
traffico già congestionato senza i lavori. Nella zona attorno al cavalcavia di San Fruttuoso è prevista una segnaletica che indirizza gli automobilisti verso percorsi alternativi. Previste deviazioni anche per i pendolari che arrivano dai Comuni vicini.

Per affrontare l’emergenza traffico, sul sito internet di Anas (www.statale36.it) sono consultabili le planimetrie dei percorsi di viabilità alternativa. Inoltre Anas ha attivato un servizio gratuito di sms, attivabile inviando un messaggio

COMIZIO DI SILVIO BERLUSCONI FISCHIATO: Cinisello Balsamo,"Mi fate pena !"

Vi invito a visonare questo filmato, trasmesso per altro ieri sera da Telelombardia, dove un esagitato presidente insulta gli oppositori con frasi aberranti per un capo di un qualsiasi governo di paese civile.

Governerà contro i comunisti (parole sue) ... ma non è il presidente che deve governare per tutto il paese.



Segnalato da Marco Addivinola

domande di iscrizione ai centri estivi

Monza, 15 giugno 2009

Al Sindaco e all’Assessore competente

INTERPELLANZA
Titolo: qual è la situazione relativa alle domande di iscrizione ai centri estivi?

In merito all’accoglimento delle domande di iscrizione di bambini ai Centri Estivi che stanno iniziando la loro attività, si chiede se i 284 bambini che al 27 aprile 2009, data in cui in sede di Consiglio Comunale l’Assessore Maffè ha riferito in merito, hanno trovato una risposta alle necessità di collocamento nelle strutture cittadine.

Poiché infatti l’Assessore alla partita si era impegnato a trovare per queste richieste una risposta entro l’8 maggio, chiedo di conoscere quali soluzioni sono state individuate per le famiglie in questione.

Bertola Cherubina - Gruppo Consiliare PD

La questione Carcere di Monza

Monza, 15 giugno 2009

INTERPELLANZA

Torniamo sulla questione Carcere perché ci riguarda tutti (che lo vogliamo o no)!

Qualche settimana fa la stampa locale riferiva di una minaccia di un possibile stato di agitazione da parte degli agenti di custodia del Carcere di Monza. Ciò a causa dell’aggravarsi dello stato di sovraffollamento della struttura arrivata ai primi giorni di giugno ad “ospitare” 809 detenuti a fronte di una capienza massima prevista in 600 persone.

Oltre al letto a castello si è giunti ad inserire nelle celle anche dei materassi per terra o delle brandine pieghevoli in spazi che a malapena consentono una situazione accettabile per due posti letto (sono spazi dove peraltro non si dorme soltanto ma si “passa” la giornata…). Il caldo di questi giorni (e prevedibilmente dei prossimi due mesi) rende tutto ciò disumano sia per i detenuti sia per chi lavora “per” loro.
Gli agenti di custodia sono scesi infatti al numero di 350, a fronte di un numero stimato come necessario di 450 guardie. Questi lavoratori sono sottoposti ad un superlavoro, in condizioni altrettanto critiche quanto quelle dei detenuti.

Tutto ciò a causa dei tagli dell’ultima Finanziaria che, insieme alle precedenti dal 2000 ad oggi, hanno ridotto i fondi per la manutenzione delle strutture e per il personale di quasi il 50%.

Di tutto questo l’Amministrazione Comunale si preoccupa? Sotto Natale si era fatto un gran parlare degli agenti di custodia, portando loro “in dono” dei buoni spesa (probabilmente per incentivare dei maggiori consumi…) da parte dell’Assessore Carugo che aveva anche fatto esporre un’interessante mostra sul carcere (non di Monza, però…): ma adesso? Può bastare una lettera al ministro Alfano che lo stesso assessore dichiara di aver inviato? Una città non ha proprio nient’altro da dire?
Siamo consapevoli che la soluzione del problema non sta nelle mani di questa Giunta (d’altro canto la stessa ritiene il carcere “nuovo” un albergo a cinque stelle in confronto al vecchio edificio di Via Mentana, come sussurrato dal sindaco alla sottoscritta), ma riteniamo che non si possa stare a guardare e non denunciare fortemente al Ministero competente il disagio provocato a lavoratori e detenuti, sostenendo anche pubblicamente le loro ragioni.

Si tratterà pure di un luogo di pena, ma gli uomini e le donne che lo “abitano” e vi lavorano hanno una dignità che deve rendere ragione del fatto che tutti li riconosciamo come persone, con diritti e doveri. Questo hanno scoperto i giovani che il 16 maggio hanno visitato il carcere della nostra città e che ci chiedono di non contribuire, anche come amministratori e politici, a rendere il lavoro di agente di custodia una pena in sé e le condizioni di vita dei detenuti un gratuito aggravamento di un’esperienza di solitudine, dolore ed espiazione già difficile di sopportare.

Non dimentichiamo inoltre che, alla pur gravissima condizione di detenuti ed agenti, si assomma l’impossibilità verificatasi nelle scorse settimane, di far svolgere regolarmente gli incontri dei detenuti con i loro famigliari e soprattutto con i loro bambini.

I padri e le madri saranno anche colpevoli di qualche reato, ma i bambini cosa c’entrano? Che colpe hanno?

Cherubina Bertola - Gruppo Consiliare PD

Il saluto romano della Brambilla

Guarda il video completo del saluto romano della Brambilla, pubblicato su Repubblica.it



Segnalato da Marco Addivinola

Soldi per la sicurezza?

Guardate un po’ come spende i soldi LARUSSA invece di potenziare le forze di polizia per la tanto sbandierata SICUREZZA.

Il documento è ufficiale ed è di Marzo: aerei nuovi e auto ferme perché mancano i soldi per le manutenzioni e per la benzina.



Segnalato da Marco Addivinola

Questa notte è morto Ivan della Mea

Riportiamo una commossa lettera di Stefano Arrighetti, neo Presidente dell’Istituto Ernesto de Martino.

Questa notte intorno alle 1.30 è morto improvvisamente Ivan Della Mea, all’Ospedale San Paolo di Milano dove era stato ricoverato d’urgenza dopo un malore. Aveva 68 anni, era nato a Torre Alta di Lucca nel 1940. Viveva a Milano con la sua compagna Clara Longhini e aveva due figli, Sara e Pietro. Da tempo aveva problemi di salute. Impossibile dire nelle poche righe di un comunicato la vita e la storia di Ivan Della Mea. Forse basta solo ricordare quello che aveva fatto in questo ultimo scorcio di vita: aveva ideato una ricerca con l’ARCI di Firenze sulla storia della case del popolo; il 25 aprile aveva suonato per la Festa della Liberazione a Fosdinovo (Carrara) dai compagni degli Archivi della Resistenza; era stato a Sesto Fiorentino all’Istituto Ernesto de Martino, che aveva diretto per 13 anni, per la conferenza stampa della rassegna InCanto; il 12 maggio aveva presentato l’ultimo numero della rivista “il de Martino”, ad Acquanegra sul Chiese, paese natale di Gianni Bosio; il 28 maggio aveva suonato a Brescia per ricordare la strage di Piazza della Loggia; sabato 30 maggio era stato con Paolo Pietrangeli e Paolo Ciarchi a Montevarchi a cantare per il ’68; il 3 giugno aveva scritto un appello al voto per Rifondazione comunista; venerdì 12 giugno il suo ultimo articolo su “il Manifesto” dal titolo “Brucia compagno brucia”. Pochi mesi fa Ala Bianca aveva distribuito una “Antologia” con molte delle sue canzoni più belle ed è appena uscito per la Jaka Book l’ultimo libro di Ivan Della Mea, la sua autobiografia: “Se la vita ti dà uno schiaffo”, il racconto della sua infanzia e la storia della sua famiglia, un testo di grande spessore narrativo e di forte impatto emotivo. Una dura resa dei conti con la vita e con la morte che suona, purtroppo, come l’epitaffio nella vita di un grande artista e di un grande compagno comunista. A Clara, Pietro e Sara e a tutti i familiari va l’abbraccio più forte di tutti i compagni dell’Istituto Ernesto de Martino. Saluteremo Ivan martedì 16 giugno alle ore 11 presso il Circolo ARCI Corvetto in via Oglio, 21, a Milano.

un ultimo, commosso saluto al compagno Ivan della Mea

Marco Addivinola

O cara moglie stasera ti prego
di’ a mio figlio che vada a dormire
perché le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là sul lavoro
con il sorriso del capo sezione
mi è arrivata la liquidazione,
mi han licenziato senza pietà.

E la ragione è perché ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro e della libertà.

Quando la lotta è di tutti e per tutti
il tuo padrone vedrai cederà,
se invece vince è perché i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli,
noi si chiamava i compagni alla lotta
ecco il padrone fa un cenno una mossa
e un dopo l’altro cominciano a entrar.

O cara moglie dovevi vederli
venire avanti curvati e piegati
noi a gridare: Crumiri venduti!,
e loro dritti senza guardar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro a loro là sul portone
rideva allegro il porco padrone,
li ho maledetti senza pietà.

O cara moglie io prima ho sbagliato,
di’ a mio figlio che venga a sentire
che ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà,

Che ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.

Grazie Enrico



Credo sia giusto ricordare con AMORE una persona straordinaria che ci manca come il pane.

Grazie Enrico, per quello che hai insegnato alla nostra generazione, grazie per l'esempio.

Il rammarico nostro è quello di non sapere trasmettere i tuoi insegnamenti, nonostante sia per Me e per quelli che hanno vissuto questo periodo meraviglioso, basilare ragione di vita.

Grazie, 25 anni son tanti, ma nel cuore nostro non vi è stato giorno in cui Tu non sia stato presente.

Con infinita stima un grande ricordo da portare avanti.

Marco Addivinola

Paolo Pilotto eletto consigliere provinciale

Il momento elettorale si è concluso e l'esito delle consultazioni è ormai noto. Purtroppo la prova di forza cui siamo stati sottoposti sia a livello locale che a livello nazionale ha premiato ancora una volta la destra con un risultato che ci penalizza e tiene conto delle numerose tempeste che il Partito Democratico ha attraversato durante questo ultimo anno.

Ciò non deve demoralizzarci! Dalle difficoltà nascono sempre nuove occasioni e prospettive, occorre avere fiducia impegnandosi nel cercare di coinvolgere sempre di più amici, parenti e conoscenti, invitando loro alla riflessione ed all'approfondimento delle questioni che ci si presentano durante le nostre attività quotidiane.

A livello locale, nonostante la sconfitta al primo turno, reputo che si sia fatto un ottimo lavoro di squadra; partendo dalla squadra dei candidati ed arrivando a tutte quelle persone che hanno contribuito alla campagna elettorale mettendo in campo il cuore, la faccia, il tempo e soprattutto la passione.

La buona notizia è che a Monza siamo riusciti ad eleggere 3 consiglieri provinciali su 9 totali in Brianza: Mimmo Guerriero, Cecilia Veneziano e, con grande soddisfazione, anche il candidato del nostro collegio Paolo Pilotto.

Corrado Guarnaccia

Risultati nei 6 collegi elettorali di Monza.


Di seguito alcuni documenti:
Elenco dei consiglieri eletti nella coalizione per Ponti Presidente
Distribuzione seggi per collegi elettorali

e i link al sito del Ministero dell'Interno:
Risultato generale di Monza e Brianza
Collegio 23 - Monza I
Collegio 24 - Monza II
Collegio 25 - Monza II
Collegio 26 - Monza IV
Collegio 27 - Monza V
Collegio 28 - Monza VI