Benvenuti nel sito del Circolo 4 del Partito Democratico di Monza che opera nei quartieri di Triante, San Giuseppe e San Carlo di Monza e ha sede presso il Circolo Cattaneo in Viale Vittorio Veneto, 1. Nel sito potete trovare informazioni sulle nostre iniziative, sui nostri incontri e, ci auguriamo, alcuni argomenti e suggerimenti per riflettere insieme.

Un cartello serve a combattere lo sfruttamento della prostituzione? o è solo un'altra menzogna?

Intervento in Consiglio Comunale - 15 ottobre 2008

Mi spiace che la risposta gentilmente fornitami dall’Assessore Romeo relativamente alla questione rifiuti/sfruttamento della prostituzione abbia a mio parere aggravato la questione invece che appianarla. Come pure le ulteriori precisazioni riferite dalla stampa che vedo continuamente utilizzata per dare conto di questioni sollevate in aula e che richiederebbero di essere affrontate (o meglio confrontate) prima che altrove in essa.
Il problema infatti diventa non solo di metodo (come sottolineato dal mio precedente intervento a riguardo) ma anche di merito.

Questo per due motivi:
  • non è certo lo sfruttamento quello che avviene nelle zone adiacenti ai cartelli: caso mai si tratta della pratica della prostituzione o, meglio, del suo utilizzo. Ciò che avviene nelle strade è l’esito dell’uso a pagamento che molti uomini fanno di molte donne, tanto meglio se molto giovani e possibilmente “nere” o comunque straniere. La pronuncia “diversa” ed il corpo “diverso” rendono probabilmente il tutto più “interessante” per chi di diverso così a fatica vuol parlare.

  • i rifiuti che l’Assessore non riesce neanche a nominare, sono la traccia di un commercio di persone che vede le prostitute innanzitutto come vittime, di chi le vende e spesso di chi le compra: il problema sta nel rimuoverle, insieme ai preservativi ed alle cartacce che rimangono in terra.

  • La vera lotta allo sfruttamento della prostituzione non si fa certo nelle strade frequentate da clienti e offerenti, ma in luoghi ben più protetti, probabilmente assai più “rispettabili” e comunque molto più difficili da individuare, controllare e reprimere.

A mio avviso si sta facendo l’errore che si commette nei riguardi del fenomeno della tossicodipendenza: rincorrere i consumatori e reprimere l’uso di sostanze può essere in qualche modo utile, ma è ormai assodato che serve ben poco e non è sufficiente in sé a risolvere il problema dello spaccio, a colpire i grossi mercanti di droga, di quei personaggi che la droga la vendono e a volte neanche la vedono.
Si stia attenti a non affrontare la questione della prostituzione allo stesso inefficace modo.
Almeno non crediate di convincerci che un cartellino faccia in qualche misura paura a quelli che la prostituzione la sfruttano davvero.
I cittadini saranno pur contenti (questa la motivazione addotta dall’Assessorato come sufficiente a proseguire su questa “strada”) ma sappiamo tutti che è come buttare le briciole sotto il tappeto e far credere che tutto è pulito: ancora un’ennesima grande menzogna!

Bertola Cherubina - Gruppo Consiliare PD

Nessun commento: