Perché Il “Giorno del Ricordo” degli Esuli e delle Foibe in Italia non abbia il significato di una commemorazione neo-fascista , occorre che il Partito Democratico assuma una propria posizione di condivisione, anche ammettendo errori prettamente ideologici commessi da parte della sinistra Italiana.
Credo che Noi dobbiamo rimanere sempre in prima linea nell’opporci al tentativo di questo governo neo-fascista di parificare partigiani e repubblichini. Fermezza nel rispetto di tutti i caduti, ma fermezza anche nella valutazione dei ruoli storici.
Proprio in virtù di questa fermezza e onestà intellettuale la memoria dei cittadini Italiani deve considerare la tragedia delle Foibe come una ferita di Noi tutti, e come tale da rinnovare nella memoria delle giovani generazioni senza facili e indebite appropriazioni.
Non è accettabile che fatti storici di questa portata siano volgarmente semplificati o estratti dal contesto solo per stimolare un revival neo-fascista e patriottico.
Come Partito Democratico credo sia doveroso il ricordo e il monito che questa tragedia sia comune a Noi tutti, così come lo è il Giorno della memoria. La condivisone è sinonimo di crescita di un Paese, il voler appropriarsi di certe situazioni è fattore di comodo e non fa certo bene al futuro del nostro Paese, che al di là di come possiamo pensarla politicamente è un unico paese che deve avere un futuro univoco nei sentimenti.
Marco Addivinola
Giorno del ricordo per tutti gli Italiani
Pubblicato il martedì 10 febbraio 2009 alle ore 20:33 | 0 commenti | |
Argomenti: Riflessioni |
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