Benvenuti nel sito del Circolo 4 del Partito Democratico di Monza che opera nei quartieri di Triante, San Giuseppe e San Carlo di Monza e ha sede presso il Circolo Cattaneo in Viale Vittorio Veneto, 1. Nel sito potete trovare informazioni sulle nostre iniziative, sui nostri incontri e, ci auguriamo, alcuni argomenti e suggerimenti per riflettere insieme.

Ci vediamo dopo le feste di natale!

Scuola: documenti utili

Scuola



Decreti attuativi (18/12/08)

Tanta tanta NOSTALGIA


copertina dell'Unità del 5 dicembre 2008

Gazebo del 20 dicembre 2008

Il giorno 20 dicembre 2008 saremo presenti con un Gazebo in Piazza Indipendenza. Sarà un'occasione per potersi tesserare, per segnalare problematiche del quartiere o suggerire temi da trattare all'interno del circolo.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

19 dicembre 2008 - Cena democratica

Venerdì' 19 dicembre abbiamo organizzato la cena democratica presso il locale appena rinnovato per cambio gestione proprio sotto lsede del circolo in via Cavallotti ang. Via V. Veneto.

La cena costerà 18 euro a persona.

Siete tutti invitati a partecipare.

Per prenotare potete inviare un'email all'indirizzo corradoguarnaccia@fastwebnet.it indicando il numero di persone, oppure telefonare al numero 335-1258397.

Gazebo del 14 dicembre 2008

Il giorno 14 dicembre 2008 siamo stati presenti con un Gazebo in Piazza Giovanni XXIII (ang. Viale Vittorio Veneto).

12 DICEMBRE 1969 - 12 DICEMBRE 2008

Sono passati 39 anni da quel 12.12.69 in Piazza Fontana.

Sono passati 39 anni da quella tremenda strage all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura che provocò la morte di 17 persone innocenti e 84 feriti.

Sono passati 39 anni ma Noi dobbiamo tenere viva la memoria e ricordare che di questa tragedia furono responsabili Organizzazioni Neo-fasciste, così come dimostrato storicamente e processualmente.

Sono passati 39 anni da quel tentativo (il primo di una lunga serie) di cancellare la Libertà e la Democrazia che questo nostro Paese aveva faticosamente raggiunto. Con quell’atto iniziò quel tentativo eversivo di svolte autoritarie.
Quel criminale progetto fu bloccato grazie alla continua mobilitazione di tutte le forze democratiche, dei famigliari delle vittime (che oggi vogliamo ricordare) e anche dai cittadini Milanesi che mai hanno dimenticato.

Sono passati 39 anni e ancora GIUSTIZIA NON E’ FATTA, nonostante il riconoscimento da parte dei giudici, della responsabilità della Destra eversiva di reato di STRAGE.

Sono passati 39 anni ma il nostro impegno, la nostra mobilitazione antifascista, rimangono e rimarranno immutati nel tempo.

Dietrofront scuola!

l'Unita.it del 11 dicembre 2008



Segnalato da Mariella Baldussi

Ecco cosa succede in un paese serio

Taino Danilo, Corriere.it del 11 dicembre 2008



Ecco cosa succede in un paese serio, con politici seri, dove i rapporti tra governo, forze sociali, confindustria sono impensabili in questo nostro paese.

Questione di serietà. Loro non hanno il presidente del Consiglio che fa “Cu Cu”, da loro non si sventola la bandiera del catastrofismo che Berlusconi imputa all’opposizione che vorrebbe non avere.

Questo paese è stanco, a volte piegato sui propri difetti e sulle proprie illusioni.
Loro fanno, si impegnano, pensano alla gente, cercano di salvaguardare i lavoratori evitando i licenziamenti.

In Italia per il presidente “di sinistra” Berlusconi, per il ministro Socialista Sacconi, queste cose sono Comuniste marxiste leniniste.

Noi, “estremisti” forse vorremmo assomigliare alla Germania, e invece sembriamo un paese del Sudamerica di tempo fa.

Marco Addivinola

Altro morto all'Ilva di Taranto

l'Unità.it del 11 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

Gelmini, governo battuto alla Camera su 'fuga dei cervelli'

l'Unita.it del 11 dicembre 2008



Segnalato da Mariella Baldussi

Riflessione sul mondo del lavoro

Vi invito ad una riflessione in merito al fatto che alla manifestazione di Torino in memoria dei fatti della Thyssen Krupp, né Governo né Confindustria fossero presenti.

Sul Governo credo basti citare i pensieri del Ministro Scaiola e ancor più del Ministro Sacconi per capire di che gente stiamo parlando.

Su Confidustria e sugli Industriali, questa assenza mi ha suggerito delle riflessioni che vorrei condividere veramente con Voi.

La domanda, spontanea, è stata: ”Ma chi sono gli Industriali di oggi?” “Cos’hanno in comune con i grandi Industriali del passato?”

Forse niente. Credo che gli Industriali abbiano sempre fatto il loro interesse, anche con posizioni radicali. Le lotte sindacali, gli scioperi di massa ne sono la tangibile testimonianza di quei tempi.

Però,… ancora oggi esistono Ospedali costruiti da Industriali, villaggi (anche carini) per i lavoratori (penso a Solvay di Rosignano), nella stessa nostra Città la C.G.S a cavallo tra gli anni 50 e 60 ha costruito case per i lavoratori. Penso a quanti Centri sportivi portano il nome di Industriali del passato.

Oggi chi sono i nostri Industriali, per parlare degli aderenti a Confindustria e non, ma la domanda potrebbe essere anche “Come si comportano gli Industriali Stranieri che hanno insediamenti in Italia?”.

Il profitto al primo posto. Disconoscimento del valore del territorio. Dislocazione selvaggia in paesi extra Europei o in paesi dell’Est profondo, alla ricerca di del profitto e da quel desiderio di liberarsi da quei vincoli (per loro, atti di civiltà per Noi) che sono il diritto dei lavoratori, il rispetto delle norme di sicurezza, la garanzia verso le Donne.

Per gli stranieri, approfittare del fatto delle nostre burocrazie, delle nostre latitanze politiche e istituzionali per comportarsi diversamente che nel loro paese.

Le Tv e i media fanno a gara per raccontarci i Gossip di questi grandi industriali del giorno d’oggi, ma nessuno che si prenda la briga di chiedere a questi signori cosa pensano, cosa fanno per chi lavora per loro.

Inutile riprendere i racconti di REPORT della Gabanelli su come i grandi della Moda Italiana producano i loro capi. Roberto Saviano in Gomorra ci racconta anche la connivenza tra un certo tipo di produzione e la malavita organizzata, dove i diritti dei lavoratori sono assolutamente annullati.

La crisi vera è arrivata ormai anche nelle zone di eccellenza del Paese. Gli Industriali hanno pensato al loro interesse e gli operai sono sempre più soli. Il sindacato (o parte di esso) la politica si sono disinteressati da tempo dei loro problemi.

Prima della tragedia della Thyssen e dopo la medesima, migliaia di lavoratori hanno perso la vita. Questo nell’indifferenza totale di Istituzioni, politica, media etc.

Il fatto eclatante della Thyssen ha fatto solo aprire gli occhi a chi era accecato da tempo dalla mediocrità dell’informazione in Italia.

Al di là di questo, la situazione non è cambiata di molto. La politica continua a dimostrasi di basso rango. Troppo poche le eccezioni.

L'altro ieri, prima dell’inizio del Film “La fabbrica dei tedeschi” mi ha colpito quel ragazzo, uno degli scampati al rogo della Thyssen, che è dovuto tornare in Calabria senza lavoro, con il dolore e la delusione nel cuore.

Il Sud, … già,… ma come possiamo pensare che le menti delle giovani generazioni,
abbandonino la logica comune di certe regioni di convivenza con la malavita, e accettino l’insegnamento che il lavoro è riscatto sociale, morale.

Si muore più di lavoro che di Mafia e Camorra!!!
Questo paese, i suoi politici, quando penseranno di invertire la tendenza? Parliamo di questione morale. Ma esiste ancora una morale di cui discuterne?

Invito Voi, amici del Circolo 4 e gli altri amici con cui voglio condividere questi pensieri, a costruire un qualcosa di nuovo, di serio, fuori dagli schemi precostituiti di questa politica obsoleta. Un nuovo manifesto, anche coraggioso da proporre.

Ho sempre pensato, e a qualcuno l’ho confidato, che il fatto della Thyssen, nella sua totalità abbia costituito per me uno spartiacque tra l’ieri e l’oggi della mia visione della politica.

Tutto ciò che era considerato giusto ieri, è stato comunque insufficiente. La nostra storia (e per questo parlo di totalità nel riferirmi alla Thyssen) deve fare i conti con una sconfitta culturale, di una sottovalutazione di principi fondamentali con i quali magari eravamo bravi a riempirci la bocca.

Veramente, amici e compagni (con un significato veramente nuovo, di vicinanza) fermiamoci a riflettere sul futuro di questo partito che con difficoltà stiamo costruendo. Facciamolo con spirito nuovo e con condivisione di intenti.

Costruiamo una politica differente. Ma facciamolo veramente.

Riprendo una frase di una canzone vecchissima di De Gregori che ho sempre amato.
"Non confondermi con niente e con nessuno e mai niente e nessuno ti confonderà!"

Ecco, l’obiettivo è proprio questo!

Grazie e aspetto le vostre.

Marco Addivinola

PDL: "Basta con Fazio e Raitre"

Castalda Musacchio, Liberazione del 11 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

Il discorso del Papa sui diritti dell'uomo

Avvenire.it del 10 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

Senza fine

l'Unità.it del 9 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

La predica di Berlusconi

ANSA.it del 7 dicembre 2008



..forse le parole non servono!
Approfitto solo per segnalare che alla manifestazione di Torino in memoria dei morti della Thyssen, ma in generale sulle morti sul lavoro, mancavano:
1) IL GOVERNO
2) CONFINDUSTRIA

E'PROPRIO UN BEL PAESE!

Le coscienze individuali credo che ormai si siano formate, il nostro compito è quello di creare una coscienza collettiva, perchè le cose si stanno mettendo molto male.

Deve essere il nostro impegno contro questi FARABUTTI!

Marco Addivinola

Petizione per la decriminalizzazione universale dell'omosessualità

Ma davanti a Dio gli uomini sono tutti uguali? Abbiamo sempre creduto di si. Qualche volta abbiamo fatto fatica a pensare che mafiosi camorristi, trafficanti fossero uguali alle persone per bene, ma la religione diceva così.
Oggi questi signori sono ancora pecorelle smarrite, mentre i Gay e le Lesbiche NO!
forse ho capito male il Vangelo...ma non credo!

Firma la Petizione! Gli uomini sono tutti uguali!!!

PER NOI E PER DIO!

Marco Addivinola

Incredibile!

Il Tempo.it del 5 dicembre 2008



Segnalato da Corrado Guarnaccia

La fabbrica dei tedeschi

LUNEDI 8 DICEMBRE 2008
LA7 ore 21.10
All’interno dell’INFEDELE prima televisiva de:



assolutamente da non perdere!
(fate girare la voce)

Vin a Villari

Andrea Carugati, L'Unità del 5 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

Social Card

Di seguito il link del Comune di Monza che spiega a chi è rivolta la Social Card e come ottenerla.

Social Card

Si può morire sul lavoro a 20 anni?

Maurizio Pagliassotti, Liberazione del 4 dicembre 2008



È da poco che abbiamo aperto il llog, eppure non c'è giorno che non ci siano queste notizie! E' una guerra a tutti gli effetti. Eppure si continua a chiamarle morti bianche! Queste morti hanno sempre un nome e un cognome, ma si continua così, giorno dopo giorno!
Ecco, quello che vorrei è che non diventassero notizie di routine, l'abitudine alla morte, così come ci stiamo abituando alle violenze della guerra nei Tg.
La nostra sensibilità diventa vulnerabile e questo fa sembrare le situazioni meno tragiche proprio perché diventano abitudine.
Ecco, non dimentichiamoci che ogni articolo come questo è un bollettino di guerra, di una guerra infinita.

Marco Addivinola

L'EX GRAN MAESTRO DELLA P2 INTERVISTATO DA KLAUS DAVI

Enrico Negrotti, La Stampa.it del 4 dicembre 2008



Questa è l'Italia di oggi!!!!
Che pena!

Marco Addivinola

Buona Notizia!

xxx del 4 dicembre 2008



Forse è magra consolazione...ma è almeno segno di inversione di rotta.

Marco Addivinola

Berlusconi attacca sinistra e giornali

La Stampa.it del 3 dicembre 2008



Io non so quale sia il vostro grado di sopportazione verso questo signore.
Io credo veramente che il vederlo e il sentirlo corrispondano ai momenti peggiori della giornata.
Ieri ascoltavo il TG3 e ho cambiato il canale, stanco di sentire insulti prediche e poi ancora insulti verso tutti quelli che non obbediscono ai suoi dictat.
BUGIE BUGIE e ancora BUGIE! Ma quando questo popolo si sveglerà dal torpore e capirà che questo signore è un IMBROGLIONE!!!!!!!!
Da un governo di Destra, mi aspettavo cose di destra, ma non pensavo che solo a pochi mesi dal suo insediamento ci si trovava a parlare di fascismo.
Dopo il maestro unico, il pensiero unico, il giornale unico...la TV unica!!!
Per me questo è un buon inizio di dittatura. SOFT? Non mi piace nessuna versione!!! Stiamo all'occhio, o questo signore si prende anche quel poco di cui ancora non si è appropriato.

Marco Addivinola

Amianto Killer

Enrico Negrotti, Avvenire del 2 dicembre 2008



Segnalato da Marco Addivinola

Viale Lombardia: "disagi" vanno a bilancio

Alessandra Sala, Il Cittadino di Monza del 27 novembre 2008



Segnalato da Corrado Guarnaccia

L'iva su Sky è discutibile

Marco Guarnieri, METRO del 2 dicembre 2008



Segnalato da Giorgio Vallejo

Pse, Veltroni apre

L'Unità del 1 dicembre 2008



Approfondimenti:
il Manifesto del Pse (scarica la bozza)

Segnalato da Marco Addivinola

LA NUOVA “PROVA DEL CUOCO”.SKY Ahi ahi ahi!

Giancarlo Radice, Corriere della Sera.it del 1 dicembre 2008



Il grande Chef Silvio, dopo avere cucinato per bene gli Italiani in questi anni, con le sue belle televisioni assai ricche di “vuoto”, ha pensato bene di cucinare anche i concorrenti.

E noi assistiamo a questo continuo conflitto di interessi , impotenti.
Possiamo solo esprimere la nostra rabbia per come vanno le cose nel nostro Paese.

Questa nuova mossa del grande (piccolo) chef ha due effetti immediati.

Colpire i 4.6 milioni di abbonati a SKY, (l’aumento del 10% dell’IVA non passerà inosservato alle tasche di questi cittadini), colpendo automaticamente l’unico concorrente di Mediaset Premium (che però è sul digitale terrestre e quindi non rientra nel decreto).

Seconda mossa, colpire la cultura. Su Sky ci sono troppi programmi culturali, Fanno male alle intelligenze. Meglio “C’è posta per te” o” la Talpa”, o altri bei programmi di Mediaset che invece sulle menti hanno l’esatto effetto contrario.

Prosegue il progetto della vecchia P2 che di questi tempi sembra tornata alla grande, come il viola nelle boutique di moda.

Marco Addivinola